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Decreto agosto: il germe dell’assistenzialismo farà molto male all’Italia post covid

di Benedetto Della Vedova

La cifra di questa manovra da 25 miliardi resta quella di interventi emergenziali a pioggia, nuovo debito garantito dalla Ue e domani pagato dai giovani, su cui la crisi peserà così due volte. Difficile infatti aspettarsi un ritorno di produttività, competitività e crescita da questo Decreto Agosto. Non dico che fosse facile, ma dopo task force e Stati generali ci si aspettava che almeno in questi 25 miliardi di nuovo debito fosse rintracciabile qualche elemento strutturale. Anche il taglio generalizzato ai contributi sul lavoro per il sud, oltreché da valutare bene, è provvisorio. Sembra mancare la consapevolezza che il post Covid mostrerà ancor più evidente la difficoltà di un paese che al 2019 aveva il doppio record negativo su debito (massimo) e crescita (minima).

Un esempio? Le concessioni balneari, su cui il Governo sceglie la scorciatoia elettoralistica di regali e condoni generalizzati. Si premia la rendita di un intero settore, senza nessun merito specifico sui singoli operatori.  

Con un classico della propaganda populista, la paura di chissà quali multinazionali, si consente di utilizzare un bene pubblico in concessione come un bene privato, senza ormai praticamente nulla in cambio.

Il germe dell’assistenzialismo statale farà molto male all’economia italiana.

Confidiamo che per i 209 miliardi del Recovery plan sia la Ue a richiedere una strategia di medio periodo.

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