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Da Più Europa una ragionevole correzione strutturale alla manovra. Attendiamo il governo alla prova dei fatti

“Le migliaia di emendamenti presentati dalla maggioranza alla legge di bilancio dimostrano non solo che non c’è alcuna coesione all’interno della compagine di governo, ma che, al di là delle belle parole, la trattativa si sposta su una miriade di interventi particolaristici e micro-settoriali e non su una valutazione complessiva dell’impatto del provvedimento.

Piu’ Europa, al contrario, ha presentato in soli cinque emendamenti una ipotesi di correzione strutturale della proposta del governo: abolizione di quota 100 e reddito di cittadinanza per finanziare strumenti di welfare innovativi (un voucher universale per le spese di cura delle famiglie, un fondo alloggi per studenti fuori sede) e interventi sulla formazione, la digitalizzazione, l’industria 4.0 e la transizione ecologica. Quindi, una riduzione di tre punti dal 23 al 20% della prima aliquota Irpef con le risorse che derivano dalla legalizzazione della cannabis e una riduzione del deficit programmato dal Governo, attraverso la regolarizzazione dei lavoratori stranieri.

Non si tratta - ci tengo a ricordarlo - del 'nostro bilancio', che avrebbe al centro la riduzione del debito pubblico, che ancora oggi Cottarelli denuncia come il principale fattore di rischio economico. Si tratta di una proposta di ragionevole correzione della proposta del Governo.

Temo però che la disponibilità del governo Conte II a discutere di vere riforme sia pari a quella dimostrata lo scorso anno dal Governo Conte II. Attendiamo la prova dei fatti per vedere se la serietà sarà diversa".

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