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Da Merkel-Macron una proposta per soldi veri, non prestiti. Ora potenziamo il Recovery Fund

di Benedetto Della Vedova

La proposta odierna di Merkel e Macron va nella giusta direzione e spazza via con una decisa e ci auguriamo decisiva spinta politica i distinguo e i paletti di chi fino a ora sta remando contro il Recovery Fund, a partire dai paesi “frugali”. La cifra di 500 miliardi messa sul tavolo ha il pregio di essere di trasferimenti a fondo perduto per investimenti finalizzati alla ripresa dei paesi, come il nostro, che ne hanno più bisogno, garantita in solido dai 27 sul bilancio dell’Unione europea. Non si tratterà cioè di altri prestiti che vadano a gravare sull’esposizione debitoria dei singoli paesi. E Salvini si lamenta pure.

Se questo tipo di Recovery Fund vedrà finalmente la luce, magari potenziato nella dotazione finanziaria, questo significa anche un’altra cosa: che non vi sono più alibi per non accedere da subito ai fondi del MES, concepito proprio per andare incontro ai bisogni dei paesi sulle spese sanitarie legate alla pandemia, dirette e indirette, che sono invece, come è logico, non previste nella proposta del Fondo per la ripresa, che deve concentrarsi sulla ripartenza economica nazionale ed europea”, conclude.

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