Comunicato stampa di Riccardo Magi
Due anni fa, a Cutro, davanti alle coste calabresi, 94 persone sono morte. Non in una tempesta improvvisa. Non per una fatalità. Sono morte perché molto probabilmente non è stato fatto tutto il possibile per salvarle.
Erano bambini, madri, padri, uomini e donne in fuga da guerre e persecuzioni, annegati davanti a un Paese che sapeva, ma che è rimasto a guardare.
Eppure, dopo quella notte, invece di chiedere scusa, il governo Meloni ha fatto altro: ha inasprito le leggi contro chi salva vite, ha regalato la libertà a chi, come Almasri, con quelle vite ci gioca per trarne profitto.
Un’alternativa però esiste: canali legali e sicuri per chi fugge da guerre e dittature, corridoi umanitari, un piano di salvataggio europeo e lo stop ad accordi con i regimi che violano i diritti umani. Affinché non accada mai più, serve buonsenso, non propaganda.