di Carmelo Palma
Al di là delle scelte compiute per arginare i contagi e della loro discutibile adeguatezza, le crescenti restrizioni alle attività economico-sociali stabilite via Dpcm pongono un'ineludibile questione di equità". Lo dichiara Carmelo Palma, della Direzione di +Europa.
La redistribuzione degli oneri di chiusure imposte per ragioni di salute pubblica deve necessariamente comportare una qualche forma di perequazione tra quanti continueranno a lavorare più o meno normalmente, in ogni caso senza riduzioni di reddito (dipendenti pubblici e occupati nei servizi ritenuti essenziali) e quanti, da un giorno all’altro, dovranno cessare la propria attività senza sapere neppure quando potranno riprenderla. Promettere “ristori” interamente a valere su un debito pubblico, il cui costo continuerà a gravare indistintamente su tutti i contribuenti, compresi quelli oggi “disoccupati per Covid”, sarebbe sommamente iniquo e politicamente irresponsabile”, conclude Palma.