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Coronavirus: Oltre alle carceri, attenzione ai CPR

Di Emma Bonino

In queste ore complesse, l'emergenza coronavirus, oltre che nelle carceri, rischia di produrre effetti critici anche all'interno dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio che ospitano le persone straniere irregolari in attesa di essere espulse dall'Italia. Nei giorni scorsi al ministro dell'interno ho chiesto che in quelle strutture, così come nei centri di accoglienza per richiedenti asilo, venissero predisposti presidi idonei ad affrontare la situazione a tutela di ospiti e operatori. Oggi, anche di fronte a quanto sta accadendo in diverse carceri del paese, mi rivolgo al ministro Lamorgese per chiedere la sospensione di nuovi ingressi nei CPR nelle prossime settimane.
Insieme al Consigliere regionale radicale di Più Europa del Lazio Alessandro Capriccioli, infatti, sto seguendo da vicino la situazione al CPR di Ponte Galeria, in cui ci viene riferito che tutte le precauzioni possibili, dalla sanificazione degli ambienti a uno screening accurato di chi viene in contatto con gli ospiti, sono state già adottate dall'ente gestore. Ma il vero punto critico riguarda i nuovi ingressi, che potrebbero diffondere il contagio all'interno dei centri. Data quindi la situazione emergenziale che stiamo attraversando, è necessario che i questori nelle prossime settimane non firmino ulteriori provvedimenti di trattenimento nei CPR, ricorrendo eventualmente a misure alternative, ottenendo così una sospensione temporanea degli ingressi ed evitando ulteriori rischi di contagio.

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