Di Valerio Federico
Lo scorso 15 ottobre in pieno entusiasmo per la nascita di ITA ne abbiamo chiesto la vendita appena se ne presentasse l'occasione, suscitando fastidi nei campioni "dell'asset strategico" e dell'importanza di una compagnia tricolore.
Ebbene oggi la compagnia, dopo aver opportunamente agito sui costi, si offre al miglior offerente con la fretta di chi, giustamente, teme che se dovesse saltare il governo Draghi i nostalgici dei buchi tricolore ripianati dai contribuenti possano bloccare tutto.
Agli utenti italiani, piu' che gloriarsi di avere una compagnia di bandiera, interessa viaggiare bene, in tutto il mondo, spendendo meno.
L'offerta di MSC-Lufthansa, che potrebbe versare nelle nostre casse oltre un miliardo, utilissimo in questa fase, è da prendere al volo dopo che è emerso che la compagnia ha ricavi dimezzati rispetto a quelli previsti e ha già perso 170 milioni di euro in due mesi e mezzo di vita.
Ci auguriamo che i soldi dei contribuenti spesi recentemente per garantire una cassa integrazione agli ex dipendenti Alitalia (piu' lunga di quella garantita agli altri lavoratori italiani) siano gli ultimi per un progetto pubblico che non ha mai fatto i conti col mercato e con la concorrenza.