Comunicato stampa di Riccardo Magi
Credo che il referendum sulla cittadinanza, che come +Europa abbiamo promosso insieme a tante associazioni, sia una iniziativa patriottica e liberale. Patriottica nel senso evocato da Mattarella, per cui “è patriottismo quello di chi, con origini in altri Paesi, ama l’Italia, ne fa propri i valori costituzionali e le leggi, ne vive appieno la quotidianità, e con il suo lavoro e con la sua sensibilità ne diventa parte e contribuisce ad arricchire la nostra comunità”.
Noi invece siamo uno strano paese: abbiamo dato la cittadinanza a Milei che non ha mai vissuto in Italia, non ha mai pagato tasse in Italia e non parla la nostra lingua. E non la diamo a ragazze e ragazzi, ma anche adulti, che vivono stabilmente e regolarmente nel nostro Paese, che pagano le tasse, non hanno precedenti penali e parlano la lingua italiana.
Ed è un referendum liberale perché no taxation without representation: più facile di così. Ma c’è un altro motivo per cui questo referendum è importante e spero che anche gli amici di Azione possano dare una mano: in un momento in cui in più parti del mondo ci dicono che la democrazia non serve, non funziona, non è efficiente, non garantisce la libertà, andare a votare significa far vivere la democrazia, costruire la democrazia, praticando la democrazia.