di Riccardo Magi
Detenuti e personale dell’amministrazione penitenziaria oggi vivono in uno stato di esposizione “naturale” al virus, per il ridottissimo spazio a loro disposizione, nella maggior parte dei casi, estremamente carente dal punto di vista igienico e, quindi, foriero di ogni tipo di malattia. Parliamo di oltre 100.000 persone, che vanno immediatamente protette perché quotidianamente a rischio personale e in quanto potenziali diffusori del virus.
Al 7 dicembre scorso, i positivi tra i detenuti erano 958, tra il personale di polizia penitenziaria 810, tra il personale amministrativo e la dirigenza 72. Una situazione allarmante.
Ecco perché, con un ordine del giorno chiediamo al governo di predisporre un piano operativo per la vaccinazione dei detenuti e del personale che lavora nelle carceri, inserendoli sin dall'inizio fra le categorie sottoposte con priorità alla campagna di vaccinazione per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2.