La legge elettorale attuale non garantisce parità di accesso alle elezioni da parte di tutti i partiti. Vogliamo ripristinare regole minime, democratiche, per l'accesso alla competizione elettorale. Ecco perché, insieme ad Europa Verde, abbiamo presentato una proposta di modifica della legge elettorale per la parte che riguarda la raccolta delle firme.
PROPOSTE DI MODIFICA DELLA LEGGE ELETTORALE
FIRME
Sulle firme necessarie a presentare le liste, si prevede il passaggio dalle attuali 1500 a 400 per ciascuno dei 63 collegi plurinominali della Camera e 33 del Senato. Nella scheda si spiega quali sono le firme richieste nei principali paesi europei.
AUTENTICATORI
Sulla disciplina delle autenticazioni, si estende alle elezioni un nuovo regime già approvato, solo alla Camera, per i referendum (articolo 2, comma 2, lettera b) dell’Atto Senato 859). Tra gli autenticatori autorizzati sono aggiunti consiglieri regionali e avvocati, ma soprattutto si prevede che i promotori della sottoscrizione, cioè i partiti, per le elezioni nazionali, regionali e locali, possano indicare dei delegati all’autenticazione tra i cittadini in possesso dei requisiti per fare il presidente di seggio.
ESENZIONE DALLA RACCOLTA FIRME
Sull’esenzione dalla raccolta firme ci sono due scenari alternativi.
Il primo di abrogazione del regime dell’esenzione dalla raccolta firme e di equiparazione di tutti i soggetti politici concorrenti. Con il vecchio Mattarellum era così. Tutti i partiti, presenti o non presenti in Parlamento, dovevano raccogliere le firme. Il secondo scenario è di estendere alle politiche il regime di esenzione per le elezioni europee.
MODALITA’ RACCOLTA FIRME
Sulle modalità di raccolta firme si prevede che si possano raccogliere solo sui candidati delle liste proporzionali e non su quelli uninominali e dunque potenzialmente di coalizione. È una norma di interpretazione autentica dell’art. 18- bis, comma 1 del DPR 361/57 che corregge l’interpretazione data dal Viminale.