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Cari ragazzi, è tempo di schierarsi.

Cari ragazzi, è tempo di schierarsi. Adesso tocca a voi decidere.

Il destino dell’Europa il 26 maggio sarà nelle vostre mani e ogni vostro voto sarà decisivo per stabilire quale strada prenderà la storia del nostro continente. Ci saranno diversi simboli sulla scheda, ma sono solo due le opzioni: andare indietro o avanti.

Sì, perché il vento del nazionalismo che soffia in diversi paesi tra cui il nostro, a ben vedere non ha nulla di nuovo. Chi vi dice “prima io” dimentica di dirvi che poi c’è sempre qualcuno di più minaccioso che lo dice più forte e quando gli egoismi si scontrano non finisce mai bene. I secoli di guerre che il nostro continente ha attraversato avrebbero dovuto insegnarcelo eppure pare di no. Pare che il bisogno di protezione in un tempo così fragile prevalga sull’ottimismo della ragione, sull’Illuminismo e sul senso di umanità che ci ha resi quello che siamo. “Mors tua, vita mea”, indietro appunto.

Poi c’è chi guarda avanti, da sempre perché abituato a lottare, giorno dopo giorno, per cambiare in meglio le cose, rendere migliore questo sogno chiamato Europa. Malgrado gli acciacchi e gli errori è e deve essere motivo di orgoglio per ciascuna e ciascuno di voi, non potrei esserne più convinta. Avete la fortuna di essere nati in un continente di pace, dove si vive di più e meglio che ovunque nel mondo, dove istruzione e salute segnano i più alti tassi e dove i diritti sono di più in assoluto. Vi sembra poco? Bene, facciamone di più. Miglioriamo l’Europa difendendo quanto di buono c’è e rendiamola più democratica, più giusta, più umana, più vicina ai vostri sogni, ma non permettiamo che ci venga tolta. Meno Europa significherebbe meno diritti, meno libertà per una ragazza di essere, amare, scegliere cosa voler fare del proprio corpo e della propria vita. Meno Europa significa meno opportunità, meno possibilità di viaggiare, scoprire, valorizzare il proprio talento in un mercato più grande. Siete davvero sicuri di poterci rinunciare? Siete sicuri che la politica sia tutta uguale? Io non credo.

Ecco perché è nata +Europa, per sfidare la corrente mentre tutti davano la colpa all’Europa per i nostri malanni. State pagando i debiti di chi vi ha preceduto, promesse su promesse, sprechi su sprechi e le nostre battaglie contro il debito pubblico, sin dagli anni 80, sono cadute nel vuoto. Ma era più facile creare l’immagine dell’Europa “matrigna cattiva” che assumersi le proprie responsabilità. +Europa è nata per sfidare la crisi più grossa degli ultimi decenni con un modello economico nuovo che unisse l’innovazione e la sostenibilità ambientale, la globalizzazione alla tutela dei diritti. Molti di voi domani faranno lavori che neppure esistono oggi, per questo non c’è mai stato così bisogno di investire in ricerca e istruzione, per darvi l’opportunità di avere sogni senza frontiere. Ma l’Italia non può competere da sola in uno scenario ormai globale. Dobbiamo unire le forze per essere più incisivi, superare gli egoismi delle singole patrie per dare vita ad un’unica patria: gli Stati Uniti d’Europa. Sarà semplice? No. Ma è quanto di meglio possiamo e potrete fare per voi stessi e per i vostri figli. È questa la scelta, lasciatevelo dire da una diversamente giovane innamorata del futuro, innamorata dell’Europa.

Io sarò qui, ancora una volta, a fare l’unica cosa che è possibile fare quando in ballo c’è tutto quello in cui si crede. Per questo, unica italiana, ho accettato la candidatura alla presidenza della Commissione Ue. E chiedo anche a voi di entrare in azione. Mancano solo pochi giorni, andate nelle piazze, nelle università, parlatene in famiglia e nel luogo di lavoro. Confrontatevi, fatevi sentire. Chi dice che i giochi siano fatti non sa quanto potente possa essere la passione civile quando si risveglia e la voglia di diventare protagonisti e protagoniste del proprio futuro.

Buona militanza e buon voto.

Emma Bonino

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