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Test rapidi a costi accessibili per scongiurare una seconda ondata

di Giordano Masini

L’andamento dei dati su tamponi, contagi e ricoveri mostrano chiaramente una significativa risalita dei contagi. La storia di marzo, quando diversi paesi sono stati investiti dalla prima ondata con tempi diversi, l’Italia per prima e poi altri a seguire, insegna che avere meno casi di altri paesi non significa necessariamente “stare meglio”, o che il virus colpirà con meno violenza. Molto più probabilmente colpirà allo stesso modo, solo con qualche settimana di ritardo, coerentemente con una linea di crescita che ha comunque lo stesso andamento esponenziale.

Rispetto ad allora sono però stati fatti significativi passi avanti sia nelle cure che nella rapidità di diagnosi. In particolare deve essere garantita la possibilità per tutti i cittadini di fare test rapidi a costi accessibili, in tutte le strutture pubbliche e private che dispongono degli strumenti per farlo. La velocità con cui vengono individuati e contenuti i focolai è essenziale perché la situazione non torni a sfuggire di mano. Non serve ripetere che non possiamo permetterci un nuovo lockdown se nel frattempo non ci attrezziamo meglio per evitarlo davvero.

Intanto tutti noi siamo chiamati alla prudenza e al senso di responsabilità, riducendo il più possibile, con i nostri comportamenti individuali, le possibilità di contagio. Ognuno di noi, ricordiamolo sempre, è la prima e più efficace linea di difesa contro la pandemia. Teniamo bene a mente quel che abbiamo passato, perché non si ripeta.

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