Comunicato stampa di Riccardo Magi
Qualche giorno fa la Lega ha ammesso che Meloni non ha alcun mandato per negoziare su Rearm in Europa; poi Salvini ha annunciato che organizzerà un viaggio di Stato negli Usa, commissariando Tajani e imponendo la linea antieuropea; ieri la maggioranza ha litigato tutto il giorno sulle nuove norme sulla cittadinanza; questa mattina il capogruppo della Lega Molinari in un’intervista ha detto che vuole un’Italia federale, poco dopo è arrivata la replica di Tajani che ha definito la linea leghista in Europa da “sfasciacarrozze”, per poi precisare che lui vuole gli Stati Uniti d’Europa e non l’Italia federale.
Si sottolineano giustamente le differenze significative in politica estera nelle opposizioni ma non abbastanza la macroscopica spaccatura in maggioranza che dilania il governo Meloni, che perde ogni giorno credibilità e forza a livello internazionale.
L’imbarazzante e imbarazzata presenza della nostra premier al tavolo dei Volenterosi ha sottolineato tutta la fragilità dell’esecutivo in politica estera. A questo si aggiunge un quadro economico da far impallidire, con la perdita del potere d’acquisto delle famiglie, i salari bassi, e ora la tempesta dei dazi di Trump, con il governo inerme perché complice dell’amministrazione americana.
C’è ben poco da applaudire Giorgia Meloni.
