È il momento delle scelte.
È il momento di prendere una posizione chiara, aperta, responsabile.
È il momento di dire sì al rigassificatore di Piombino e di superare i “no” a tutto, segno di una cultura e di una politica radicata sull’egoismo del “mio” e del qui e ora.
Per anni, certa politica ha appaltato l’energia dell'Italia a un Paese straniero, rendendoci dipendenti.
E adesso, adesso che i rapporti con la Russia sono irrimediabilmente compromessi, ne paghiamo tutti il prezzo: forniture del gas tagliate, prezzi esorbitanti, costi della benzina aumentati, bollette sempre più alte.
Un vero e proprio salasso per cittadini e imprese.
Per questo, è ora di cambiare. È ora di rendere il Paese libero e indipendente dal gas russo. Il primo passo per farlo è proprio questo: dire sì a un'opera sicura, vale a dire il rigassificatore di Piombino.
Un'opera che fornisce 5 miliardi di m³ all'anno, cioè il 13% dell'import dalla Russia, coprendo il 6,5% del fabbisogno nazionale.
Come dimostrano altri esempi in italia e nel mondo, non solo non ha rischi ma è un esempio virtuoso di sviluppo sostenibile, proprio a vantaggio dei territori, con i quali verranno concertate le più ampie compensazioni.
Non condanniamo l’Italia alla dipendenza energetica.
Primi firmatari del Comitato, Alessandro Giovannini e Marco Taradash, candidato per Più Europa rispettivamente alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Toscana P02 e al Senato nel collegio Toscana 1.