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Il gemellaggio “della morte” tra Mariupol e Grozny sotto la regia di Kadyrov

di Yuri Guaiana

Il sindaco di Grozny Khas-Magomed Kadyrov e il capo dell'amministrazione della Mariupol occupata Oleg Morgun hanno firmato un accordo di "gemellaggio" tra le due città. L’accordo prevede contatti bilaterali in materia di istruzione, sanità, cultura, sport, assistenza sociale e “scambi di delegazioni per studiare le migliori pratiche municipali”. Questo gememllaggio s’inserisce in un sistema ben rodato e ideato dallo stesso Vladimir Putin: «gemellaggi tra regioni russe e città ucraine sotto il controllo dell'esercito russo, di fatto un "patrocinio" per finanziare la ricostruzione e ingrossare i ranghi delle nuove amministrazioni fedeli al Cremlino. Un sistema già in atto sotto l'Urss quando spettava a imprese e fattorie collettive, kolchoz e sovchoz, sponsorizzare asili nido e case di riposo», ha scritto Rosalba Castelletti su Repubblica.

La Mariupol ucraina è stata quasi completamente distrutta dai bombardamenti, e la città è tuttora senza un'infrastruttura accessibile.

Le "operazioni di pulizia" a Mariupol hanno visto un ruolo attivo delle truppe di Ramzan Kadyrov. Come hanno riferito fonti della ONG NC SOS (https://ncsos.io/), ai battaglioni kadyroviti sono stati conferiti ampi poteri: potevano saccheggiare, arrestare e interrogare i civili, usare violenza fisica. Dopo Mariupol, i kadyroviti hanno portato a casa "trofei": veicoli, gioielli, denaro. I video delle sevizie e violenze contro i civili sono stati mostrati dai soldati stessi alle loro famiglie, amici e conoscenti.

"Potete fare tutto. Saccheggiate, stuprate, portate via armi e oggetti. Tutto quello che prendete come bottino di guerra sarà vostro", queste le parole riferite ai ceceni reclutati per la guerra in Ucraina.

Oggi Mariupol viene ricostruita da zero. Nei vari distretti della città, soprattutto in periferia, sorgono nuovi complessi residenziali. A chi ha perso la casa viene promessa una nuova abitazione, ma alcuni residenti si lamentano per i ritardi o i rifiuti nell'assegnazione degli appartamenti.

Anche Grozny è stata gravemente danneggiata dai bombardamenti russi durante la prima e la seconda campagna militare in Cecenia. Della vecchia Grozny non è rimasto quasi nulla, come hanno raccontato fonti del Comitato Contro la Tortura. La città è stata ricostruita ex novo. Anche ai ceceni erano state promesse compensazioni per le case distrutte e nuovi appartamenti, ma la maggior parte non ha mai ricevuto quanto promesso, e le somme elargite non erano sufficienti per acquistare una nuova casa.

"Dopo la seconda guerra Grozny è cambiata molto. Il 90% della città era completamente distrutto, e la ricostruzione non è stata fatta allo stesso modo. Kadyrov, credo, non avrebbe voluto che la città ricordasse in nulla la Grozny dell'Ichkeria. A Grozny Kadyrov ha ricostruito le strade che lui stesso percorre, ma appena ci si allontana dalle arterie principali si vedono voragini come se fossero passati dei carri armati", questo il ricordo di un assistito della ONG NC SOS (https://ncsos.io/).

L'accordo di cooperazione tra Grozny e Mariupol potrebbe rafforzare i legami tra la città occupata e gli uomini di Ramzan Kadyrov, secondo la BBC. In precedenza la testata aveva riferito che sodali del leader ceceno stavano ottenendo asset commerciali a Mariupol. I nuovi proprietari sarebbero giovani imprenditori che in realtà rappresentano gli interessi delle élite cecene. In questo modo, le aziende di Mariupol diventano "premi" per la partecipazione alla guerra in Ucraina.

Ma soprattutto, l’accordo di gemellaggio tra Mariupol e Grozny è stato condannato da molti come un tentativo di normalizzare le atrocità commesse dai russi a Mariupol.

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  • Luigi Quercetti
    published this page in News 2023-08-13 12:16:34 +0200