di Costanza Hermanin
Incredibile la posizione di neutralità del governo italiano, espressa dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che di fatto rende il nostro paese complice della repressione cinese a Hong Kong.
La diplomazia commerciale dovrebbe servire anche a promuovere la nostra visione sui diritti umani, che non è certo quella di Pechino: la posizione pilatesca di Di Maio non è degna del nostro Paese e dimostra che il leader 5stelle non solo era inadatto a fare il ministro dello sviluppo economico e del lavoro, ma anche a ricoprire il ruolo di ministro degli esteri dell’Italia.