Al Governo
Al Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara
Il tema della violenza di genere nel nostro paese diventa argomento di discussione pubblica ogni volta che, purtroppo, la cronaca ci riporta tragedie che vedono vittime donne e ragazze nel nostro Paese.
Dall’inizio dell’anno le donne uccise da uomini sono state 98, 84 delle quali in ambito familiare o per mano del partner.
Questo significa che - dietro alla cronaca - c’è una questione più ampia che va affrontata con misure strutturali.
Per questo chiediamo l’inserimento nella programmazione didattica curricolare ed extracurricolare delle scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori) di corsi di informazione e prevenzione sulla salute sessuale e sull’educazione sessuale e affettiva. E ciò al fine di prevenire comportamenti a rischio per la salute, violenze di genere, prevaricazioni e discriminazioni e per favorire rapporti affettivi improntati sul rispetto, il consenso, l’inclusione, riconoscimento e affermazione delle rispettive personalità e differenze.
Per sostenere questa misura chiediamo che sia approvato l’emendamento alla legge di Bilancio proposto da +Europa che chiede di incrementare di 500 mila euro il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, specificando che l’incremento è destinato a promuovere l’educazione sessuo-affettiva, anche con l’obiettivo di formare adeguatamente il personale delle scuole.
Si tratterebbe di un primo fondamentalmente passo per inserire nei percorsi scolastici dei giovani italiani quell’educazione al rispetto degli altri, delle emozioni e dei sentimenti, che finora è stata trascurata o, peggio, resa tabù. E che invece vediamo essere tanto necessaria.