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Conte impari da Macron

Di Yuri Guaiana

Nonostante un pizzico di retorica, sull’indipendenza agricola e finanziaria francese per esempio, Macron ha fatto un ottimo discorso alla nazione, mostrando quello che deve fare la politica.

Prende un impegno preciso con i francesi entro quando presenterà un piano per la riapertura (tra 15 giorni).

Dà una scadenza precisa, non solamente un prolungamento per quindici giorni, per il lockdown (finirà l'11 maggio) legandolo alla capacità di fare test a tutti i francesi sintomatici e di fornire le mascherine.

Ammette che la Francia non si è fatta trovare preparata a questa prova, mentre Conte blatera di modello italiano.

Ringrazia i francesi per la loro responsabilità, mentre noi siamo ancora qui a dare la caccia al runner.

Avverte l’urgenza di riaprire le scuole (non le università) perché la loro chiusura “aumenta le disuguaglianze”, mentre noi pensiamo già di tenerle chiuse fino a settembre dando un bel 6 politico (che per carità, politico non è, non siamo mica sessantottini!) a tutti.

Considera persino la possibilità di cancellare parte del loro debito di alcuni paesi africani come forma concreta di aiuto.

Bravo, monsieur le président.

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