di Benedetto Della Vedova
Nella fase acuta dell’emergenza le forze politiche hanno riconosciuto al governo Conte la potestà di prendere decisioni molto rapide con poteri straordinari. In questo ambito è intervenuta la nomina del commissario Arcuri il cui mandato è molto ampio con una manleva su possibili errori. Nessuno vuole fare processi, ma Arcuri aveva pieni poteri nell’ambito dell’approvvigionamento di tutto ciò che serviva in questa fase e che non c’era. Aveva un obiettivo preciso che non ha raggiunto. Ha fallito e ha invece deciso di partecipare a una pessima comunicazione come tutte le autorità di governo hanno fatto in questa fase. E ha utilizzato lo spazio televisivo non per dare conto del proprio lavoro ma per condurre polemiche politiche contro chi criticava il governo o, come nel caso delle mascherine, per attaccare chi avanzava dubbi sulla scelta di un tetto troppo basso al prezzo.
Credo che sarebbe bene che Conte ammetta di aver sbagliato. Ammetta che questa parte della gestione straordinaria è un fallimento e quindi chieda ad Arcuri di farsi da parte, tanto l’azienda che lui capeggia avrà comunque un ruolo importante come uscirà da questo decreto.