Comunicato stampa di Riccardo Magi e Eric Jozsef
La democrazia europea è sotto attacco. Anche noi sentiamo la voce di migliaia di cittadini e cittadine consapevoli di vivere un passaggio esistenziale. Anche noi riteniamo indispensabile esprimere la determinazione a difendere i nostri principi, interessi e valori, il nostro sistema economico, sociale e culturale, i diritti civili, la battaglia contro il cambiamento climatico. Anche noi avvertiamo la necessità di dire forte e chiaro “qui si fa l’Europa o si muore”, di mobilitarci con chi voglia definirsi ‘popolo europeo.
Recepiamo l’urgenza di scendere in piazza insieme a tutte le forze politiche e sociali europeiste, dell’associazionismo, dei sindacati e del mondo dell’impresa che conosce il valore dell’Europa unita, pronti a ripartire dagli ideali del Manifesto di Ventotene e sfilare sotto un’unica bandiera, quella blu stellata. Tra la Russia assassina di Putin, le mire rapaci della Cina, l’attacco di Trump che definì l’Ue “il peggiore nemico degli Stati Uniti” e che umilia oggi il popolo ucraino, è l’ora del sussulto europeo che non può più essere solo la difesa dell’esistente. Raccogliamo l’appello per una “piazza per l’Europa” di Michele Serra. Avviamo il percorso verso gli Stati Uniti d’Europa, a partire dalla fine dell’unanimità al Consiglio europeo. È la condizione per una difesa e una politica estera comuni. Non è più accettabile che un paese come l’Ungheria — l’1% del Pil dell’Ue — blocchi gli altri 26 sugli aiuti all’Ucraina. Ci sono momenti in cui la Storia accelera e chiama a risposte decisive. Assistiamo alla fine di un ciclo e al ritorno della regola del più forte. Dobbiamo contrastarlo. Siamo pronti.