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Ciao Figli Costituenti, sarà per la prossima volta
di Davide Sguazzardo
Il DDL costituzionale approvato in via definitiva alla Camera e proposto da PD-M5S-Leu porta in Costituzione la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Un fatto positivo, ma pensiamo che si sarebbe potuto fare di più e di meglio: gli emendamenti per includere Sviluppo Sostenibile ed Equità Generazionale presentati da Più Europa e Azione sono stati infatti respinti.
La campagna promossa da +Europa “Figli Costituenti” aveva tre obiettivi: ambiente, sviluppo sostenibile ed equità generazionale. In Commissione Affari Costituzionali, in occasione della discussione di alcune modifiche costituzionali in materia di tutela dell’ambiente, è stato respinto l’emendamento con cui Più Europa e Azione hanno tentato di portare il progetto di riforma costituzionale sulle linee guida proposte da +Europa con Figli Costituenti, quello per cui abbiamo raccolto tante firme nelle piazze di tutt’Italia.
Peccato che si perda l’opportunità di inserire in Costituzione i principi di equità tra generazioni e sostenibilità dello sviluppo. La proposta rappresentava un importante passo in avanti per rendere l’Italia un Paese più attento e sensibile alla tutela dei diritti delle future generazioni, dell’ambiente e delle biodiversità, affermando un nuovo e più completo concetto di sostenibilità.
Non sarebbe stato soltanto un ritocco simbolico della nostra carta costituzionale. Una riforma del genere avrebbe avuto l’effetto concreto di ostacolare le manovre finanziarie miopi, l’indebitamento irresponsabile, le “clausole” che spesso finiscono per scaricare nuove tasse sugli anni a venire, i tagli all’istruzione, gli appalti privi di adeguati criteri ambientali, e qualsiasi altro tentativo di ipotecare il futuro delle prossime generazioni per garantire il benessere di quelle attuali.
Il cambiamento climatico è soltanto l’esempio più evidente delle conseguenze delle scelte politiche non sostenibili; quello che noi proponevamo era qualcosa di più: era la solidarietà politica, economica e sociale nei confronti delle generazioni future, e la promozione delle condizioni per uno sviluppo sostenibile, concetto molto più ampio della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Abbiamo perso l’occasione di includere nella Costituzione la tutela delle future generazioni e il vincolo a uno sviluppo sostenibile, nella sua accezione più completa, contenuta nella proposta depositata al Senato da Emma Bonino. Proposta per la quale personalmente ho raccolto firme nei maggiori comuni del vicentino, sostenuta da molti Consigli comunali e dal Consiglio regionale veneto e lombardo.
Ero fiducioso quando ho sentito il Presidente Draghi, nel suo primo discorso alle Camere, esprimere concetti coerenti con la nostra proposta. Fiducioso che fosse il momento buono per una riforma costituzionale che ci difenda da spesa e debito fuori controllo, leggi di bilancio senza idee, senza forza, senza un piano per il futuro.
Ciao Figli Costituenti, sarà per la prossima volta.