di Benedetto Della Vedova
La TAV si farà comunque, qualunque sia l’esito del voto del Senato sulla mozione tartufesca del M5S, che non impegna il Governo, ma il Parlamento, e non modifica il quadro degli accordi internazionali ratificati dall’Italia per la realizzazione dell’opera.
Il passaggio parlamentare voluto dai grillini è un puro regolamento di conti interno all’esecutivo, quindi le opposizioni vere non devono partecipare al voto sul testo proposto dal M5S e non offrire sponde a una componente della maggioranza contro l’altra. Che senso ha togliere le castagne dal fuoco al Governo Salvini, che mina lo stato di diritto, ci porta in recessione, vuole scassare i conti e guida il fronte anti Europa? Che senso ha, con i voti delle opposizioni, regalare una ennesima vittoria parlamentare a Salvini contro Di Maio? Si lascino Lega e M5S soli in aula, a recitare la pantomima che cela un patto di potere, di cui gli altri sarebbero solo complici comparse.