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Pasquale Domingos Di Pace

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Attività Recente
  • published Caserta in Gruppi 2022-05-25 14:25:48 +0200

    Caserta

    Coordinatore

    Vincenzo Pastena

    Email: [email protected]

    QUANDO
    Dicembre 31, 2023 at 6:00pm
    DOVE
    Caserta
    Caserta, Campania 81100
    Italy
    Mappa e indicazioni stradali di Google
    rsvp
  • published Napoli Area Metropolitana in Gruppi 2022-05-25 13:22:38 +0200

    Napoli Area Metropolitana

    Coordinatore

    Igor Drochak

    Email: [email protected]

    QUANDO
    Dicembre 31, 2023 at 6:00pm
    DOVE
    Napoli Area Metropolitana
    Naples, Campania
    Italy
    Mappa e indicazioni stradali di Google
    rsvp
  • L'aborto è un diritto. Difenderlo un dovere

    Prime Donne

    In 24 ospedali italiani, il 100% del personale è composto da medici obiettori.

    Sì, avete capito bene: il 100%.
    Significa che, in quelle strutture, un diritto previsto dalla legge viene letteralmente ignorato e calpestato.
    Significa che, nella migliore delle ipotesi, una donna è costretta a spostarsi in un'altra città o addirittura in un'altra Regione.
    Ma non è finita qui. Perché in 50 strutture, gli obiettori sono oltre il 90%. In più di 80, inoltre, si supera l'80%.
    Numeri inaccettabili che ledono l'autodeterminazione, la libertà e la sicurezza di tutte le donne.
    Prima della legge 194, quando lo Stato faceva semplicemente finta di non vedere, di aborto clandestino si poteva morire. Sì, si poteva morire quando le donne venivano costrette a ricorrere ai ferri da calza delle mammane o agli infusi di prezzemolo.

    L'aborto è un diritto che le donne hanno conseguito sulla propria pelle. Difenderlo è un dovere.

  • A Tirana si gioca la finale di Conference League. A Roma si fermano gli autobus

    Di Rita Di Sano

    E' incredibile.

    Domani si gioca la finale di Conference League tra As Roma e Feyenoord a Tirana, in Albania.

    E gli autobus si fermano, a Roma.

    L’Atac, la questura e l’amministrazione comunale sono riusciti in questo meraviglioso capolavoro kafkiano, nel quale il trasporto pubblico locale si interrompe per una intera serata per una partita di calcio che si tiene a centinaia di chilometri di distanza.
    E i turisti? E le persone che lavorano? E quelli che vanno a vedere la partita ad esempio nei maxischermi allestiti all’Olimpico?
    Chi se ne frega!
    L’importante è che al dipendente Atac non venga negato il diritto a guardarsi in santa pace la sua partita.
    L’Atac prima di tutto, poi il resto della città, forse: cambiano le amministrazioni ma i vizi restano.

    Roberto Gualtieri salvi la faccia e l’onorabilità della capitale e dica no a questa ennesima beffa verso cittadini, turisti e persone che lavorano.

  • Bene il Governo sui balneari, ora stop a concessioni regalate

    Riccardo Magi a SkyTg24

    Da parte del Governo non c’è nessun tentativo di strappo sui balneari. Credo che ci siano legittime ma poco responsabili esigenze di campagna elettorale da parte della Lega, vissute in maniera un po' anticipate rispetto ai tempi, che denotano un certo nervosismo.

    Al di là del Pnrr possiamo davvero pensare di essere un paese serio se continuiamo ad affidare a canoni irrisori concessioni, che vengono date sempre alle stesse persone a meno di 3000 euro l’anno? Concessioni che poi devono essere accettate da tutti gli italiani. Non si tratta di avere atteggiamenti punitivi. Si possono calcolare equi indennizzi, ma un paese non può essere ostaggio di questo modo da predoni di fare imprenditoria.

  • L'Italia ha fornito una cornice per negoziati in Ucraina. Ora spetta a Putin 

    Benedetto Della Vedova a Radio24

    Putin aveva detto che avrebbe risolto la ‘questione Ucraina’ in 3 giorni e invece ne sono passati 90. Novanta giorni di distruzione con una stima di 100 miliardi di infrastrutture distrutte. Sono morte migliaia e migliaia di persone e la situazione sul terreno resta di guerra, altro che ‘operazione militare speciale’. L’Italia ha fornito una possibile cornice diplomatica per avviare i negoziati di pace ma è evidente che bisogna prima passare attraverso un cessate il fuoco e le chiavi della guerra le ha Putin.

    Dobbiamo continuare a sostenere Zelensky. Mi dispiace che in Italia nelle ultime settimane sono affiorate posizioni dissonanti da quella del Presidente Draghi da parte di Salvini, Conte e Berlusconi. L’unico modo per arrivare ad aprire un negoziato e portare Putin al tavolo negoziale è quello di dimostrare che Zelensky resiste e che siamo al suo fianco a livello umanitario accogliendo i rifugiati, con le sanzioni per mettere in crisi l’economia russa, isolando diplomaticamente Mosca e fornendo i mezzi di difesa all’Ucraina. Putin non si fermerà se vede che può andare avanti.

  • Elezioni amministrative 2022- Verona

    Elezioni amministrative 12 giugno 2022 - Verona

     

    Wallner Marco CV - Certificato

    Sorina Marina CV - Certificato

    Dalai Lorenzo CV - Certificato

    Pasetto Giorgio CV - Certificato

    Milani Ilaria CV - Certificato

    Lugoboni Federico CV - Certificato

    Baioni Carolina CV - Certificato

    Bee Stefano CV - Certificato

    Bortolaso Bruno CV - Certificato

    Caprarelli Emanuele CV - Certificato

    Carol Gerones Lidia CV - Certificato

    Dall' Ora Giovanna CV - Certificato

    Fabris Roberto CV - Certificato

    Ferrari Anna CV - Certificato

    Ferrari Daniela CV - Certificato

    Fraccaroli Fabio CV - Certificato

    Ladu Raffaele CV - Certificato

    La Pira Giuseppina CV - Certificato

    Migliaccio Enrico CV - Certificato

    Mignone Davide CV - Certificato

    Oliboni Tommaso CV - Certificato

    Panzolato Martina CV - Certificato

    Pippa Massimiliano CV - Certificato

    Posarelli Marco CV - Certificato

    Scardoni Mirko CV - Certificato

    Silvestri Alice CV - Certificato

    Sisti Marco Antonio CV - Certificato

    Tramontano Tiziana CV - Certificato

    Vincenzi Marco CV - Certificato

    Zanardi Federico CV - Certificato

    Zanetti Enrico CV - Certificato

     

  • Elezioni amministrative 2022- Palermo

    Elezioni amministrative 12 giugno - Palermo

    1. Ferrandelli Fabrizio CV - Certificato 

    2. Canto Leonardo CV - Certificato 

    3. Agnello Daniela CV - Certificato 

    4. Alfano Davide CV - Certificato 

    5. Bileddo Maddalena CV - Certificato 

    6. Bongiovì Roberta CV - Certificato 

    7. Boudjemai Fella CV - Certificato 

    8. Cannavò Camilla CV - Certificato 

    9. Castiglione Simona CV - Certificato 

    10. Chiazza Maria Antonella CV - Certificato 

    11. Criscuoli Rosalia CV - Certificato 

    12. Di Gaetano Lorenzo CV - Certificato 

    13. Di Giovanni Marco CV - Certificato 

    14. Di Pasquale Concetta CV - Certificato 

    15. Ferro Raffaele CV - Certificato 

    16. Galioto Noemi CV - Certificato 

    17. Giallombardo Valeria CV - Certificato 

    18. Gnoffo Santi CV - Certificato 

    19. Italiano Maria CV - Certificato 

    20. Magro Chiara CV - Certificato 

    21. Mattaliano Cesare CV - Certificato 

    22. Milici Salvatore CV - Certificato 

    23. Mondello Daniele CV - Certificato 

    24. Occhipinti Filippo CV - Certificato 

    25. Petitto Giuseppe CV - Certificato 

    26. Pilo Antonino CV - Certificato 

    27. Quadrante Manuela CV - Certificato 

    28. Rampolla Roberto CV - Certificato 

    29. Ribaudo Alida CV - Certificato 

    30. Rimi Ilenia CV - Certificato 

    31. Schillaci Monica CV - Certificato 

    32. Scicchigno Riccardo CV - Certificato 

    33. Spata Ornella CV - Certificato

    34. Stuppia Vincenzo CV - Certificato

    35. Terrasi Laura CV - Certificato 

    36. Torregrossa Gerardo CV - Certificato 

    37. Tricoli Marilena CV - Certificato

    38. Vitale Elena CV - Certificato 

    39. Forello Salvatore CV - Certificato 

    40. Argiroffi Giulia CV - Certificato 


    CANDIDATI DI CIRCOSCRIZIONE

  • Elezioni amministrative 2022- Aquila

    Elezioni amministrative 12 giugno 2022- Aquila

     

  • published Elezioni 12 giugno 2022 2022-05-23 16:45:27 +0200

    Elezioni 12 giugno 2022

    Elezioni 12 giugno 2022

    Come previsto dall’art. 1, comma 14, della Legge 9 gennaio 2019, n. 3 (Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici), ai seguenti link sono pubblicati i curriculum vitae (d’ora in avanti CV) dei candidati del partito + Europa e delle liste collegate e il relativo certificato penale (d’ora in avanti CP) rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per la consultazione elettorale in oggetto.

    ELEZIONI COMUNALI

    Alessandria

    Aquila

    Asti

    Borgomanero

    Palermo

    Verona

     

     

  • Nessun passo indietro sul ddl concorrenza

    Più Europa ha presentato oggi in conferenza stampa un appello sottoscritto da vari economisti per non depotenziare il ddl concorrenza e l'impegno assunto dai candidati di Più Europa alle prossime amministrative per la messa a gara dei servizi pubblici locali in tutte le città. 

    Benedetto Della Vedova
    Abbiamo assunto un impegno volontario con l'Ue nel momento in cui abbiamo negoziato il Pnrr e abbiamo ricevuto i trasferimenti e contrattato i prestiti. Il Pnrr prevede fondi per investimenti e un piano di riforme. Tra queste riforme sono contenuti alcuni interventi per aumentare la concorrenza nei mercati. Sarebbe bizzarro tirarsi dietro dagli impegni assunti un anno fa. Ma non c'e' solo l'impegno: la concorrenza serve a noi, non alla commissione europea. 
    Avere mercati più aperti e' fondamentale per l'Italia, difendere le rendite significa programmare il declino dell'Italia. Noi sosteniamo senza reticenza il Governo Draghi, siamo al fianco del Presidente del Consiglio anche su questo dossier. Il testo da cui si parte e' tutt'altro che massimalista, ogni passo indietro da quel testo e' un danno per l'Italia. Significa accontentare un interesse costituito, dare spazio a una rendita e sottrarre produttività e ricchezza per il futuro.

    Riccardo Magi
    La concorrenza e' difesa dell'interesse pubblico. C'e' un attacco convergente da destra e da sinistra sui servizi pubblici locali. La verità e' che mantenere delle aziende che hanno un azionista unico in comune o regione significa mantenere dei centri di potere e gestire un potere che sarebbe altrimenti rimesso a esigenze di controllo, efficacia e trasparenza.
    Quello delle concessioni balneari e' uno scandalo tutto italiano. Lo Stato ha perso il controllo di un bene pubblico, dal punto di vista della tutela del paesaggio, dal punto di vista di avere operatori nuovi e dal punto di vista di mercato. Forse si dovrebbe vedere in quanti comuni balneari si vota alle prossime amministrative.

    Valerio Federico
    Il sistema trentennale degli affidamenti senza gara dei servizi pubblici locali (93% di quelli oggi attivi) da parte delle articolazioni locali dei partiti ha fallito: costi di produzione, di personale, alle stelle, rendite di posizione, bacini di consenso, filiere clientelari, qualità scarsa e bassa produttività. Il sistema pesa sui bilanci di comuni e regioni per almeno 30 miliardi all’anno, molti di questi, sono sussidi impropri.
    Il disegno di legge concorrenza Draghi prevede un salto di qualità sulla liberazione del settore dei servizi pubblici locali e sulla misurazione della qualità. E’ in corso da parte dell’arco costituzionale quasi al completo un attacco al provvedimento per depotenziarne la parte che promuove il ricorso al mercato. I candidati di Più Europa alle prossime elezioni amministrative si impegnano a promuovere gare e misurazioni della qualità per tutti i servizi pubblici locali. Abbiamo inoltre presentato un appello, firmato anche da noti economisti, che chiede di non intervenire sul testo proposto dal governo e aprire conseguentemente il settore, finalmente, al mercato e alla concorrenza. Di seguito l’elenco dei firmatari: Valerio Federico, Simona Benedettini, Paolo Beria, Massimo Bordignon, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Carlo Cottarelli, Alessandro De Nicola, Franco Debenedetti, Oscar Giannino, Marco Ponti, Roberto Ricciuti, Maria Saeli, Marco Taradash, Adriano Teso, Simona Viola.

    Rita Di Sano
    Avere nuovi imprenditori significa nuove energie e una visione più innovativa, con il risultato di offrire un servizio migliore al cittadino. Più concorrenza significa una migliore qualità dei servizi offerti e, per gli imprenditori, la possibilità di migliorare il nostro paese che ha bisogno di più concorrenza e agilità imprenditoriale.

    Clicca qui per leggere l'appello.

    Clicca qui per leggere la proposta di +Europa sui servizi pubblici locali per le amministrative.

    Rivedi la conferenza stampa.

  • published Lecce in Gruppi 2022-05-23 13:23:47 +0200

    Lecce

    Coordinatore

    Paolo Pellegrino

    Email: [email protected]

    QUANDO
    Dicembre 31, 2023 at 6:00pm
    DOVE
    Lecce
    Lecce, Apulia 73100
    Italy
    Mappa e indicazioni stradali di Google
    rsvp
  • Appello: la concorrenza serve all’Italia

    APPELLO

    LA CONCORRENZA SERVE ALL’ITALIA 

    Il nostro è un appello ai parlamentari affinché confermino gli articoli 6 e7 del disegno di legge "per il mercato e la concorrenza" del Governo, in discussione al Senato, volti, finalmente, ad aprire il settore dei servizi pubblici locali alla concorrenza. L’articolo 6 delega il Governo ad adottare entro sei mesi un decreto legislativo di riordino della materia, ma fissa principi e criteri chiari: la separazione tra le funzioni regolatorie e le funzioni di diretta gestione dei servizi, tra controllore e controllato dunque, e il ricorso alla gara o alle opportunità offerte dal mercato nell’affidamento, lasciando l’autoproduzione (i.e. la possibilità del ricorso all'in-house) con organismi pubblici come soluzione giustificabile esclusivamente là dove il mercato non ne propone di più efficienti e convenienti. L’articolo 7 prevede un passo importante verso la liberalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale.

    Il 93% dei servizi oggi attivi localmente nel nostro Paese è stato affidato senza gara e la Corte dei Conti descrive da anni un quadro di inefficienze, sprechi, perdite economiche, insufficiente trasparenza delle gestioni, rendite di posizione, inosservanze delle normative, aldilà di lodevoli eccezioni. La mancanza di procedure competitive nella scelta del gestore incide negativamente sulla qualità offerta ai cittadini e sul costo dei servizi, chiediamo più concorrenza nel mercato e per il mercato. Ci auguriamo non si perda l’occasione di mettere mano a un settore chiave dell’economia italiana.

    PRIMI FIRMATARI:

    Valerio Federico, Simona Benedettini, Paolo Beria, Massimo Bordignon, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Carlo Cottarelli, Alessandro De Nicola, Franco Debenedetti, Oscar Giannino, Marco Ponti, Roberto Ricciuti, Maria Saeli, Marco Taradash, Adriano Teso, Simona Viola.

    Clicca qui per leggere la proposta di +Europa sui servizi pubblici locali per le amministrative

  • Erdogan sta conducendo in Turchia un’involuzione autoritaria che viola senza pudore i diritti LGBTI

    Di Yuri Guaiana

    Condanniamo la violenta repressione del Pride all'Università di Boğaziçi a Istanbul, considerata una delle migliori università in Turchia, che viola il diritto degli studenti LGBTI alla libertà di riunione e di espressione. La Turchia è membro del Consiglio d’Europa e deve rispettare la Convenzione europea dei diritti umani che ha sottoscritto. Le autorità indaghino immediatamente e con imparzialità sulle violenze della polizia.

    Conosco bene la realtà turca e nel giugno 2018 ero andato a Istanbul in sostegno e solidarietà con gli attivisti LGBTI turchi partecipando al Pride che la polizia ha disperso con idranti, proiettili di gomma e cani. Dal 2015, infatti, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan vieta sistematicamente le marce del Pride a Istanbul. Tuttavia, sulla parata all'Università di Boğaziçi, arrivata alla sua nona edizione, non c'era stato alcun divieto da parte dell'ufficio del governatore né dal rettore.

    La Turchia è stato il primo paese musulmano ad aver celebrato un pride nel 2003 e già nel 1858, 32 anni prima dell’Italia, l’Impero ottomano aveva decriminalizzato l’omosessualità, ma il regime di Recep Tayyip Erdogan ha da tempo condotto a un’involuzione autoritaria che viola senza pudore i diritti umani.

    L’Università di Boğaziçi era già stata al centro dell’attenzione internazionale nel 2021 quando docenti e discenti protestavano contro la nomina, per decreto presidenziale, del professor Melih Bulu, sostenitore di Erdogan, a rettore della prestigiosa università, una chiara interferenza con le libertà accademiche, chiedendo che la carica fosse ricoperta da accademici eletti dai membri della facoltà. Anche in quel caso la polizia usò il pugno di ferro arrestando 159 studenti e si scagliò in particolare contro gli studenti LGBTI che avevano organizzato una mostra tra le cui opere ve n’era una che mostrava la Kaaba, considerata uno dei luoghi più sacri dell'Islam, accanto alla bandiera arcobaleno, simbolo dei movimenti LGBTI. In quell’occasione, il ministro degli Interni turco, Suleyman Soylu, parlò di "pervertiti LGBT che hanno denigrato la Kaaba" e 2 studenti vennero processati per "incitamento all'odio e al malanimo" e per aver "insultato i valori religiosi".

  • Intervista di Benedetto Della Vedova a Avvenire: Un piano in 4 mosse per la pace

    Intervista di Benedetto Della Vedova ad Avvenire

    “L’Ucraina cesserebbe le ostilità domani, se la Russia accettasse di ritirarsi, questo non è mai stato in discussione", assicura Benedetto Della Vedova. "Ora tocca a Putin rendersi conto che questa guerra si sta trasformando in un colossale boomerang, e lo sarebbe ancor più, nella già compromessa immagine internazionale, se innescasse una crisi alimentare planetaria per il blocco dei porti", sostiene il sottosegretario agli Esteri, leader di +Europa. E, a proposito di Europa, toccherà anche alla Ue entrare a far parte a pieno titolo di quel "Gruppo internazionale di facilitazione" quarto punto della proposta che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avanzato all’Onu e ai Paesi del G7, per evitare, in caso di cessate il fuoco, che la pace svanisca presto, come è avvenuto per gli accordi di Minsk, dopo l’invasione della Crimea del 2014.

    Questa proposta è più di un mero auspicio, ma non ancora una ipotesi concreta. Come potremmo definirla?

    "E' la cornice dei passaggi necessari per andare a una graduale risoluzione del conflitto in chiave politico diplomatica, come tuti auspichiamo".

    Uno scenario già affacciato nell’intervento di Mattarella a Strasburgo e nella visita di Draghi negli Usa. C’è un cambio di passo, nell’iniziativa italiana?

    "La nostra posizione non muta. Non è in discussione – ha aggiunto Della Vedova - il giudizio su un atto di aggressione inaccettabile a un paese sovrano europeo, e nemmeno le scelte fatte per gli aiuti umanitari e militari all’Ucraina, e per isolare politicamente la Russia come Paese aggressore. Questo deve proseguire fino a che sarà necessario. Come ha detto Draghi, se pace deve essere, deve essere la pace di Zelensky, perché Putin l’unica pace che finora considerava era la resa dell’Ucraina, mentre anche con i nostri aiuti e la resistenza ucraina abbiamo creato le condizioni per rendere possibile l’avvio del dialogo".

    La Russia accetterà?

    "Il tavolo negoziale non è una novità, i ministri degli Esteri si sono già incontrati più volte in Turchia. La novità consisterebbe nel fatto che stavolta la Russia si sieda con vera volontà negoziale".

    Bisogna trovare la forza di parlare con Putin.

    "Anche questo non è mai mancato. Con Putin ha parlato più volte Macron, si è mosso anche il segretario generale dell’Onu, lo stesso Draghi. Ma le leve le ha in mano lui, se capisce, e credo lo stia capendo, che questa guerra sta andando e continuerà ad andare molto diversamente da come pensava, è nel suo interesse aprire a un cessate il fuoco che all’inizio potrà riguardare il versante umanitario e alimentare per poi assumere un connotato più ampio di fine delle ostilità".

    L’Italia parla per sé soltanto?

    "È una proposta condivisa da tutto il governo, ma l’Italia si è guadagnata in questi mesi un di più di considerazione, siamo affidabili".

    Ma chi ha titolo ora per far avanzare la proposta di cessate il fuoco? L'Onu è paralizzata dal veto russo.

    "L’Onu può agire, come può agire la Ue, o l’Osce di cui la Russia fa parte. Ogni organismo può e deve fare la sua parte, ma naturalmente tutto dipende dagli Stati nazionali, Russia in primis. L’Ucraina sarebbe pronta".

    Nella proposta italiana si parla di una Ucraina indipendente. La richiesta di entrare nella Ue sarebbe in contraddizione?

    "Assolutamente no. L’Austria è nella Ue ma non nella Nato, anche Finlandia e Svezia al momento sono neutrali".

    Si dovrebbe ripartire dallo status quo pre-aggressione?

    "Fondamentalmente sì, si tratterebbe poi di raggiungere un accordo sullo status delle regioni contese della Crimea e del Donbas".

    Nel Gruppo internazionale dei Facilitatori entreranno anche le grandi potenze?

    "Presto per dirlo. Potranno esserci Italia, Germania e Francia, la Ue, l’Onu, oltre all’Osce, oltre a sati considerati neutrali in questo conflitto come la Turchia. Ma anche Usa e Cina potrebbero giocare un ruolo, se vogliamo che stavolta la pace sia effettiva e duratura".

  • Cara Rai 1, le donne non sono definite dai loro partner

    Prime Donne

    È vero che il suo libro di poesie - fresco di stampa - s’intitola “La signorina Nessuno”.

    Ma quando Giorgia Soleri - che è scrittrice, attivista e modella - è stata definita solo come “fidanzata di Damiano dei Maneskin” durante tutta l’intervista concessa alla trasmissione “Storie italiane”, su Rai 1, non credevamo ai nostri occhi.

    “Ho un nome e cognome” si sarebbe sfogata Soleri subito dopo l’intervista, nel rispondere ai propri follower delusi.

    Così, mentre Soleri parlava e nel sottopancia la sua identità era esclusivamente riferita al frontman del gruppo rock, ci si chiedeva, increduli, in qualche capitolo de “Il Racconto dell’ancella” si fosse finiti: lo avete letto il romanzo distopico di Margaret Atwood in cui le donne di una teocrazia totalitaria perdono il proprio nome e sono esclusivamente chiamate con quello del marito? “DiDamiano” si chiamerebbe per la Atwood (e per la trasmissione di Rai 1), Giorgia Soleri: un’iperbole fantasiosa, certo, ma neanche tanto visti i tempi che corrono.

    Come se le donne acquisissero valore solo in quanto “fidanzate di”.

    Come se Giorgia, la cui raccolta di poesie è tra i libri più venduti in Italia e il cui impegno da attivista per l’empowerment femminile ha aiutato ad accendere un faro sulla vulvodinia, dando voce a un dolore finora poco noto, senza Damiano, non fosse nessuno.

    Ma serve ancora, nel 2022 sottolineare che le donne non sono definite dai loro partner e non possono essere etichettate come “fidanzate di”? A quanto pare sì!

    Cara Rai 1,
    Giorgia Soleri non è “la fidanzata di Damiano dei Maneskin”.
    Giorgia Soleri è Giorgia Soleri.

  • Franceschini non blocchi i progetti per le rinnovabili

    Di Giordano Masini

    Il Ministro della Cultura Franceschini qualche giorno fa ha dichiarato in Parlamento, a proposito della sistematica bocciatura dei progetti per le rinnovabili in Italia, che la responsabilità sarebbe delle sole Soprintendenze, che sarebbero autonome e il Ministro, il potere politico, non avrebbe nessuna possibilità di interferire. Il Ministro non dovrebbe sottovalutare il suo potere, dal momento che il Regolamento di organizzazione del suo Ministero prevede, come è ovvio, che il Ministro eserciti funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definisca obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e adotti atti di indirizzo interpretativo ed applicativo e espressamente sottopone le Soprintendenze ai poteri di direzione, indirizzo, coordinamento, controllo e, in caso di necessità, avocazione e sostituzione del Ministero.

    Franceschini è anche intervenuto personalmente per fermare progetti per l'energia pulita, come accaduto nel caso della centrale geotermica in provincia di Siena: in questo caso lo stesso Ministro ha proposto ricorso contro il progetto. Le Soprintendenze italiane non devono e non possono diventare semplici portavoci del fronte del no a tutto, soprattutto in una fase storica come questa, in cui la diversificazione delle fonti energetiche non è più solo una priorità ambientale, ma un'esigenza strategica dell'Europa intera. Noi crediamo che sbloccare rapidamente i progetti per le energie rinnovabili ostacolati dalla burocrazia avvicinerebbe l'obiettivo dell'indipendenza energetica dalla Russia senza arretrare nella lotta ai cambiamenti climatici. Il Ministro Franceschini, che sicuramente condivide questo obiettivo, dovrebbe adoperarsi in questo senso.

  • Non è vero che, ultimamente, Salvini non ci azzecca più. Salvini non ci ha mai azzeccato.

    Nel 2015, Salvini affermava che i figli delle coppie gay partono con un handicap.

    Nel 2019, una giovane cresciuta in una famiglia arcobaleno, Sanna Marin, diventa premier della Finlandia.

    Nel 2022, con la decisione di aderire alla Nato, quella giovane premier finlandese cresciuta da una coppia gay porta Helsinki al centro dell'Europa e del mondo.

    Non è vero che, ultimamente, Salvini non ci azzecca più.
    Salvini non ci ha mai azzeccato.

  • Della Vedova e Calenda: Conte e Salvini smettano di sabotare Governo

    Benedetto Della Vedova e Carlo Calenda

    Dopo le tragicomiche dichiarazioni di Conte e Salvini sulle armi dei giorni passati, alla luce delle tensioni vissute ieri in Senato e della qualità del dibattito di oggi a palazzo Madama, e in vista di importanti scadenze parlamentari legate ai temi della concorrenza, esprimiamo la nostra preoccupazione per i continui distinguo sul sostegno al Governo di due tra i principali partiti della maggioranza e per il sempre più sistematico tentativo di sabotarne l'operato.

    Il susseguirsi di prese di distanza più o meno esplicite di Lega e Cinquestelle sono da rispedire al mittente. E sono inaccettabili soprattutto se giustificate con la scusa della campagna elettorale per le elezioni amministrative.

    Azione e Più Europa insisteranno ancor più convintamente nel sostegno a Mario Draghi, consapevoli che se nei contesti internazionali vi e' stato un recupero di immagine e credibilità dell'Italia, questo e' dovuto unicamente al suo prestigio e all'azione del suo Esecutivo.

  • ll dibattito sul conflitto Russo-Ucraino e' sempre più dettato da esigenze di posizionamento politico elettorale

    Di Riccardo Magi

    ll dibattito sul conflitto Russo-Ucraino e' sempre piu' dettato da esigenze di posizionamento politico elettorale, e questo e' un sintomo di fragilita' della nostra democrazia. Chi come il sottoscritto, partecipando insieme alla collega Lia Quartapelle a una delegazione di parlamentari di diversi Paesi europei a Kiev, ha visto la distruzione prodotta su obiettivi civili, le fosse comuni e la brutalita' dell'attacco non ha dubbi sul fatto che la scelta della Russia nasca con il marchio della violazione del diritto internazionale.

    L'obiettivo putiniano della 'denazificazione' e' in realta' sinonimo di 'deucranizzazione', cioe' di annientamento della soggettivita' storico politica sovrana dell'Ucraina, di sterminio di chi non si sottomette. Ma davvero qualcuno puo' credere che se vi fosse stato un ingresso trionfale dell'armata russa a Kiev senza alcuna resistenza Ucraina cio' avrebbe garantito la pace? Dobbiamo invece avere consapevolezza che la pace si costruisce con la democrazia e con il diritto.

    Quindi anche con l'invio di armi che consentano di esercitare all'Ucraina il diritto di legittima difesa e di proteggere la popolazione, esattamente come sancisce l'art. 51 della Carta ONU, che non vaneggia di armi difensive o offensive.

    Presidente Draghi, per questi motivi noi vogliamo ringraziarla, per la guida che ha saputo assumere di un'azione chiara e decisa fin dall'inizio, e rinnovarle il nostro sostegno politico. In particolare vogliamo sottolineare il valore del suo modo di agire che e' sempre improntato alla ricerca di decisioni e di responsabilita' comuni e condivise. Cio' ha un enorme valore, non solo nell'affrontare questa tragica sfida, ma in prospettiva di costruzione di quel federalismo pragmatico e ideale che ha indicato come opzione politica.

    Concludo, infine, ricordando Marco Pannella a 6 anni dalla sua morte, che da parlamentare europeo in carica fu l'unico ad avere il coraggio di recarsi a Mosca al funerale di Anna Polikvoskaja.