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Pasquale Domingos Di Pace

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  • Bonino "Le misure del Governo sono solo uno spot"

    Intervista di Emma Bonino a La Repubblica

    Il governo a cutro ha preso misure sui migranti che rappresentano un passo avanti o sono uno spot?

    Per la precisione il Consiglio dei Ministri a Cutro non ha messo piede. E a Crotone, il governo ha preso misure sui migranti che direi decisamente sono uno spot, non si ritrova nel decreto quella volontà di favorire l'immigrazione regolare che il governo nei momenti di maggiore difficoltà  dei giorni scorsi aveva annunciato seppure in modo contraddittorio. Anzi se, come pare, si restringeranno le maglie della protezione speciale avremo ancora più irregolari nel nostro Paese.

    Il decreto prevede la caccia senza quartiere agli scafisti, sarà una misura efficace?

    Nel mondo intero sentendo le parole della Presidente del Consiglio in conferenza stampa. Diversi autorevoli giuristi le hanno definite norme manifesto peraltro di difficile applicazione e incoerenti con il nostro codice. Nessuno si è mai sognato di assolvere i trafficanti di esseri umani ma vi sembra che i fenomeni migratori mondiali e le loro conseguenze che arrivano fino alle nostre coste possano essere governati con il codice penale?

    Giorgia Meloni ritiene strumentale accusare l'esecutivo per il naufragio di Cutro, è così?

    Cosa c'è si strumentale nel chiedere chiarezza su un un naufragio in cui hanno perso la vita 73 persone tra cui decine di bambini?

    Cosa non torna in quelle ore in cui il salvataggio non c è stato?

    Perché la guardia costiera che aveva i mezzi adeguati per intervenire non è mai uscita per cercare quell'imbarcazione della cui presenza si sapeva da ore così come si sapeva che le condizioni del mare andavano peggiorando? Perché non gli è stato chiesto di intervenire è la risposta che abbiamo sentito è perché questa richiesta non c'è stata?

    Nel decreto però sono previsti più flussi regolari, che è anche la linea della proposta di legge "ero straniero" di cui lei è promotrice.

    Sì prevede che aumentino i flussi che erano praticamente azzerati negli ultimi anni ma saranno comunque insufficienti e soprattutto non si vuole affrontare davvero il nodo della Bossi-Fini. Non si vuole creare un meccanismo più elastico che consenta a molte più persone di arrivare in sicurezza e a chi c'è già di regolarizzarsi a determinate condizioni, come invece chiede il deputato e segretario di +Europa, Riccardo Magi, ripresentando la proposta di legge "Ero Straniero", cercando di coinvolgere almeno tutta l'opposizione.

    Come si affronta il fenomeno migratorio?

    Con pragmatismo, senza usarlo come un clava retorica e propagandistica che è quello che abbiamo visto fare negli ultimi anni dall'attuale destra di governo e non solo. Con umanità e senso della realtà , cogliendo tutti gli aspetti positivi e i benefici dell'integrazione. Ovvio non è facile ma non c'è un'altra via.

    L'Europa è la grande assente?

    Non mi stancherò di ripeterlo: sono i paesi membri che non hanno voluto e non vogliono assegnare alle istituzioni europee reali capacità e poteri sull’immigrazione e sui confini esterni. La gelosia miope degli Stati più o meno sovranisti, ha fatto sì che i poteri della Commissione siamo residuali e che tutte le proposte di una gestione unitaria sull’immigrazione siamo state bocciate o depotenziate dal Consiglio.

    Quale dovrebbe essere il primo passo europeo?

    Al fondo serve una decisione politica: sull’immigrazione bisogna rinunciare al sovranismo e mettere in campo l’Europeismo. Pensiamo alla Riforma del regolamento di Dublino, promossa dal Parlamento ma bocciata dagli Stati: che profughi e richiedenti asilo debbano rimanere nel paese di primo approdo è un non senso che genera illegalità e frustrazione. Pensiamo a operazioni tipo Mare nostrum con mezzi e budget adeguati gestite a livello comunitario. Pensiamo a meccanismi europei di ingressi legali per coloro che cercano lavoro. Si potrebbe agire a trattarti vigenti, anche se la via maestra sarebbe una revisione in senso federalista delle regole comuni sull’immigrazione. E qui parte il cortocircuito dell’ unanimità. Se l’Europa non c’è o neon c’è abbastanza sull’immigrazione la colpa è degli Stati e dei partiti che preferiscono fare propaganda sugli immigrati piuttosto che cambiare lo status quo europeo.

  • Friuli Venezia Giulia: elezioni regionali del 2 e 3 aprile 2023

    Tutti i candidati della lista Azione - Italia Viva - +Europa - Renew Europe

    Candidato Presidente:

    ALESSANDRO MARAN CV- CASELLARIO 

    Trieste

    DANIELA ROSSETTI CV- CASELLARIO 

    GIULIO ALFANO CV- CASELLARIO 

    ANTONELLA GRIM CV- CASELLARIO 

    MASSIMO BAZZOCCHI CV - CASELLARIO 

    IRENA ALUSHANI CV- CASELLARIO 

    ROBERTO de GIOIA CV- CASELLARIO 

    ALESSANDRA FERLUGA CV- CASELLARIO 

    ARTURO GOVERNA CV- CASELLARIO 

    STEFANO SANTAROSSA CV- CASELLARIO 

    Gorizia

    GIUSEPPE NICOLI CV- CASELLARIO 

    MARA BRESCELLO CV- CASELLARIO 

    LUCA MICHELUTTI CV- CASELLARIO 

    GIULIA ROLDO CV- CASELLARIO 

    SIMONE FAILLACE CV- CASELLARIO 

    Udine

    MARIA SANDRA TELESCA CV- CASELLARIO 

    NICOLA TURELLO CV- CASELLARIO 

    FRANCESCA BONEMAZZI CV- CASELLARIO 

    FRANCESCO BROLLO CV- CASELLARIO 

    CLAUDIA CHIABAI CV- CASELLARIO 

    GIANCARLO DOSE CV- CASELLARIO 

    DANIELA GRAZIUTTI CV- CASELLARIO 

    ROBERTO FEDELE CV- CASELLARIO 

    KATIA PERESSINI CV- CASELLARIO 

    CLAUDIO PANTANALI CV- CASELLARIO 

    ROSSELLA RIZZATTO CV- CASELLARIO 

    FRANCESCO PASCOLO CV- CASELLARIO 

    ENRICO PIZZA CV- CASELLARIO 

    CRISTIAN SEDRAN CV- CASELLARIO 

    GIORGIO SINCEROTTO CV- CASELLARIO 

    ANTONELLO STERLICCHIO CV- CASELLARIO 

    ANDREA ZANIN CV- CASELLARIO 

    Tolmezzo

    FRANCESCO BROLLO CV- CASELLARIO 

    FRANCESCA BONEMAZZI CV- CASELLARIO 

    DELIO TROSSOLO CV- CASELLARIO 

    Pordenone

    FRANCESCA BONEMAZZI CV- CASELLARIO 

    EMANUELE ZANON CV- CASELLARIO 

    CARLA MARIA BATTISTELLI CV- CASELLARIO 

    MARCELLO DEL ZOTTO CV- CASELLARIO 

    MARIA LUISA FANTIN CV- CASELLARIO 

    PIERO GRECO CV- CASELLARIO 

    ANTONELLA PASCHETTO CV- CASELLARIO 

    STEFANO SANTAROSSA CV- CASELLARIO 

    SARA PIVETTA CV- CASELLARIO 

    ANTONIO SARTORI DI BORGORICCO CV- CASELLARIO 

    ALESSANDRA TURCHET CV- CASELLARIO 

    GABRIELE VALDEVIT CV- CASELLARIO 

  • published E' stato il mare? in Video 2023-03-06 17:04:43 +0100

    E' stato il mare?

  • Limiti della fissione, speranze nella fusione: Nucleare oltre l’ideologia

    Di Annalisa Nalin e Paolo Costanzo

    Nucleare: quarta, nuova, ultima generazione, dalla fissione alla fusione!? È in corso un dibattito reale con soluzioni a portata di mano? Non sembra.

    Le centrali da fusione sono ancora in fase di studio e di sperimentazione per almeno i prossimi 30 anni. Nel campo della fissione, invece, i cosiddetti SMR, impianti modulari di piccola taglia, se interessanti in prospettiva e con alcuni produttori pronti a sostenerne lo sviluppo, ad oggi non sono ancora commerciali. Nell’ipotesi ottimistica occorrono 15 anni, mentre la transizione deve avvenire ora.

    La Francia ed altri dieci paesi hanno chiesto all’UE una spinta per progetti congiunti sull’energia nucleare. Gli altri 16 Stati, tra cui l’Italia, al momento ne stanno fuori.

    Da tempo, peraltro, la Germania ha deciso di uscire definitivamente dal nucleare. Svezia, Belgio, Spagna e Svizzera non costruiranno nuovi impianti a fine vita dei propri reattori. Anche il Giappone, un tempo leader sul fronte nucleare, manifesta dubbi su riaperture e completamenti di impianti.

    Ci sono, comunque, circa 60 reattori in costruzione nel mondo (1/3 in Cina) e alcuni Paesi, come Turchia ed Egitto, hanno deciso recentemente di investire sul nucleare. D’altro canto, il parco dei reattori in esercizio a livello globale sta invecchiando e i fondi di ricerca sono drasticamente diminuiti.

    Nel 2021 l’energia nucleare ha rappresentato il 10% della produzione elettrica mondiale (in contrazione). La Francia è capofila con il 70%, mentre gli USA sono al 20%. Il modello francese, tuttavia, è in forte difficoltà, tant’è che EDF, la società nazionale di produzione energetica, ha registrato nel 2022 perdite per 17,9 miliardi con un output nucleare crollato del 30% a causa di manutenzioni e/o riparazioni su oltre la metà dei suoi 56 reattori. Una conferma questa che costi, investimenti e manutenzioni sono insostenibili in assenza della mano pubblica. Per questo anche in Italia una scelta pro-nucleare richiederebbe una statalizzazione dell’energia come è avvenuto per la produzione francese dove il governo ha riacquistato le quote di EDF per far fronte a investimenti non digeriti dal mercato. Una tale opzione, inoltre, andrebbe contro le politiche di liberalizzazione degli ultimi 20 anni.

    Da non sottovalutare pure il forte consumo di acqua in un crescente regime di scarsità per il surriscaldamento del pianeta, che potrebbe incidere pesantemente sulla produzione nucleare per fissione. Non dimentichiamoci poi la scarsa flessibilità per l’uscita da questa tecnologia in caso di nuove valutazioni strategiche. Se l’energia nucleare di quarta generazione è considerata green in termini di emissioni CO2, ritardare la transizione per attendere le “nuove” tecnologie ha un costo sociale potenzialmente elevatissimo.

    Consideriamo, inoltre, che la materia prima imprescindibile è l’uranio. Già attualmente la sua produzione annuale viene assorbita dai 450 reattori presenti nel mondo e si stima una quantità di uranio sufficiente solo per prossimi 90/120 anni a livello globale, peraltro non presente in Italia.

    Costi e tempi di realizzazione: l’impianto finlandese “Olkiluoto 3”, in funzione dal gen. 2022, ha richiesto enormi investimenti per 11 mld e 16 anni per la costruzione, senza contare i tempi di progettazione. In Francia la centrale di Flamanville, iniziata nel 2007 e ancora in fase di finalizzazione, è costata 12,7 mld contro i 3,3 mld inizialmente stimati.

    Sicurezza: il nucleare è interdipendente, un eventuale drammatico incidente in una centrale avrebbe ricadute anche su altri paesi. Si aggiunge l’irrisolta questione della messa in sicurezza delle scorie radioattive unitamente al tema dello smantellamento delle vecchie centrali.

    In conclusione, l’obiettivo di neutralità climatica per il 2050 richiede un serio dibattito, privo di affermazioni semplicistiche e ideologiche come “nucleare domani” o “nucleare mai”, per non incorrere in decisioni sbagliate e irreversibili. Gli investimenti nella ricerca e nella sperimentazione rimangono essenziali come pure la penetrazione delle rinnovabili, affiancata alla temporanea diversificazione con il gas e l’introduzione dell’idrogeno, così come previsto dalla strategia per la transizione ecologica disegnata dalla Commissione europea.

     

     

  • published 3° Congresso nazionale in Video 2023-03-01 11:30:25 +0100

    3° Congresso nazionale

    Primo giorno

    Secondo giorno

    Terzo giorno

     

  • Riccardo Magi eletto Segretario, Carla Taibi Tesoriera e Federico Pizzarotti Presidente

    Riccardo Magi: Segretario

    Carla Taibi: Tesoriera

    Federico Pizzarotti: Presidente

    Clicca qui per leggere tutti gli eletti all'Assemblea. 

    Buon lavoro a tutti!

  • published Risultati elezioni 3 Congresso in News 2023-02-28 13:06:30 +0100

    Risultati elezioni 3 Congresso

    Risultati delle elezioni del 3 Congresso di +Europa.

    Segretario
    Riccardo Magi: 211
    Bianche: 31
    Nulle: 6
    Non votanti: 2

    Presidente
    Federico Pizzarotti: 203
    Bianche: 39
    Nulle: 8

    Tesoriere
    Carla Taibi: 180
    Bianche: 62
    Nulle: 8

    Assemblea
    . Scossa Liberale: 14
    . Next generation +Eu: 51
    . Energie Libere: 115
    . ImMAGIna: 69
    . Bianche: 1

  • Candidature cariche monocratiche e Assemblea

    Candidature a Segretario

    . Riccardo Magi

    Candidature a Presidente

    . Federico Pizzarotti

    Candidature a Tesoriere

    . Carla Taibi

     

    Liste assemblea:

    . Scossa Liberale

    Capolista: Giulio Del Balzo

    . Next Generation +Eu

    Capolista: Benedetto Della Vedova

    . Energie libere

    Capolista: Piercamillo Falasca

    . Europa in Comune

    Capolista: Valeria Ambrosino

    . ImMAGIna +Europa

    Capolista: Matteo Hallissey

  • Risultati elezioni delegati 3 Congresso

    Risultati delle elezioni della platea dei delegati comunicati dalla piattaforma Eligo.

    Numero totale di elettori: 3913
    Numero totale di elettori che hanno votato: 3808
    Affluenza totale degli elettori: 97,32 %

    Peso totale degli elettori: 3.756,95
    Peso totale degli elettori che hanno votato: 3.655,30
    Affluenza pesata totale degli elettori: 97,29 %

    Numero schede bianche: 22
    Peso totale schede bianche: 20,90

     

    Territori Diritti e Libertà
    Stefano Pedica
    Voti ponderati assegnati alla lista: 60,85

    Europa in Comune
    Valerio Federico
    Voti ponderati assegnati alla lista: 201,90

    Energie Nuove con Federico Pizzarotti
    Piercamillo Falasca
    Voti ponderati assegnati alla lista: 1.265,90

    Next Generation +EU
    Benedetto Della Vedova
    Voti ponderati assegnati alla lista: 767,50

    ImMAGIna +Europa
    Riccardo Magi: 
    Voti ponderati assegnati alla lista: 950,90

    Scossa Liberale
    Giulio del Balzo
    Voti ponderati assegnati alla lista: 387,35

     

    Lista dei delegati eletti

  • Violenza Ostetrica: le neo mamme non possono essere abbandonate

    Di Ilaria Donatio

    Una madre non può essere lasciata sola.

    E se chiede aiuto, sfinita, dolorante, dopo ore di travaglio o dopo un cesareo, ha diritto di ricevere l’aiuto di cui ha bisogno dal personale sanitario.

    A Roma, un neonato di tre giorni, in piena salute, è morto nel letto dell’ospedale (per ora, la procura indaga contro ignoti per omicidio colposo): è rimasto soffocato sotto il peso del corpo della mamma che, stravolta da 17 ore di travaglio, si è addormentata mentre lo allattava. Per tre notti, lei aveva chiesto - inutilmente - di essere aiutata, ma le infermiere le hanno risposto di no.

    Ora, il problema non è il “rooming in” - letteralmente "tenere in stanza" – che non è una pratica obbligatoria ma “raccomandata” dall’Oms per rinsaldare, fin dai primi istanti di vita, il legame tra madre e figlio.


    E non lo è perché, sebbene consigliato, si tratta evidentemente di un protocollo che necessita di una serie di attenzioni che l'ospedale deve essere in grado di garantire ai neo-genitori, primo tra tutti, la presenza di personale sanitario preparato e pronto ad assisterli in questa delicata fase della loro vita.


    Dunque, quello che è in questione è la stessa possibilità di scegliere se avere o meno un supporto.
    E se una madre chiede aiuto e viene lasciata sola oppure - peggio ancora - le si fa notare che se non riesce a provvedere da subito alle esigenze del proprio figlio, allora è una madre inadatta, allora è lei che ha qualcosa che non va, beh, questo è un problema: si chiama violenza ostetrica.


    La violenza ostetrica è anche un problema di risorse umane, di formazione professionale, di cultura.


    E non si può più rimanere in silenzio.

  • Alfonso Maria Gallo eletto nuovo tesoriere

    L’assemblea di +Europa, riunitasi venerdì 20 Gennaio 2023 in presenza presso la sede del partito e in modalità videoconferenza, ha eletto Alfonso Maria Gallo nuovo tesoriere con 45 voti.


    Gli altri candidati alla carica di tesoriere che hanno ottenuto preferenze sono:
    Annunziata Dimitri: 5 voti
    Pasquale Pesce: 3 voti
    Francesco Franco: 2 voti
    Paolo Maria Cavallo: 2 voti

    Astenuti: 20.

  • Follia in Veneto: ci mancava solo la Giornata del Patriota

    Di Anna Lisa Nalin

    Ultima follia in Veneto: la proposta di legge del partito della Meloni riguardante la “Giornata del Patriota” per i giovani, da celebrare ogni 15 giugno.

    Scoppia la lite persino con la Lega, che è in disaccordo, e forti polemiche con le opposizioni.

    Si tratta del progetto di mettere i giovani al servizio della patria per il sostegno all’attività educativa delle associazioni legate all’arma e alle forze di sicurezza nel segno della dedizione e della solidarietà.

    L’obiettivo è “arginare il disagio psicologico”.

    Per questa iniziativa, è previsto uno stanziamento addirittura di 250.000 euro in un momento di pesanti difficoltà economiche per tantissimi cittadini veneti, così come per il resto degli italiani.

    Una inutile follia che sembra ricordare il sabato fascista e che ha gran poco a che fare con attività del civismo e di volontariato.
    Sembrano piuttosto attività nazionalistiche che indicano una certa nostalgia per il Ventennio.