di Benedetto Della Vedova
La scelta politica del partito di Conte sull’ordine del giorno relativo agli impegni da tempo assunti per l’incremento delle spese per la difesa dovrebbe far riflettere gli alleati del M5S: dovranno chiedersi se davvero ritengano possibile portare fino in fondo la prospettiva di una alleanza strategica con questo M5S.
Penso innanzitutto al PD, il cui segretario Letta ha mantenuto in tutta questa fase una posizione netta ed efficace di sostegno alla linea euro-atlantica di Draghi.
Noi di Più Europa pensavamo cinque anni fa che la vera frattura politica fosse tra apertura e chiusura e quindi tra europeisti e sovranisti/populisti.
Oggi la questione si ripropone in termini ancor più perentori, dal momento che in ballo c’è, letteralmente, la nostra sicurezza, oltre che la nostra adesione ai valori e agli interessi delle democrazie occidentali.
Su questo non esiste oggi possibilità di essere neutrali, a partire dal mantenimento degli impegni assunti dall’Italia sulle risorse per la difesa, che, certo, saranno tanto meglio investite quanto avverrano dentro la cornice di una difesa europea, preceduta da una politica estera comune, efficace e garantita da decisioni a maggioranza e non più all’unanimità.
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