Comunicato stampa di Riccardo Magi
Quella firmata a Sharm-el-Sheik è una tregua fragilissima, lo sappiamo e ne siamo consapevoli, ma è un passo in avanti e ci auguriamo che regga alla prova del tempo e si possa finalmente vedere la chiusura di una pagina di sangue e finalmente la realtà della soluzione a due stati che noi tutti in quest’Aula vorremmo vedere concretizzarsi.
Vorremmo dal Governo un’assicurazione sulla soluzione dei due popoli due Stati visto che il Presidente Trump mentre tornava a Washington avrebbe detto che non ha ancora deciso in merito a questa ipotesi, mentre sembra che quanti hanno siglato l’accordo, nonché i testimoni lì presenti compresa la Presidente del Consiglio sembrano convinti che si vada in questa direzione. Vorremmo avere delle rassicurazioni, e immagino ci sia stato un impegno in prima persona da parte della Premier riguardo la questione dell’espansione delle colonie illegali in Cisgiordania. Ricordo che nell’impegno numero 3 della nostra risoluzione, accettato dal Governo, oltre a ribadire il sostegno alla soluzione «due Popoli, due Stati», si impegnava l’esecutivo ad escludere il riconoscimento di eventuali annessioni in Cisgiordania o ulteriori espansioni delle colonie nella West Bank.
Rispetto alla missione italiana che la Premier si è detta favorevole ad inviare, la Presidente ha detto che desidera l’unanimità in Parlamento, e dico fin da ora che noi siamo d’accordo. Su questo si chiede la collaborazione delle opposizioni: bene, ma le opposizioni nelle ultime settimane e negli ultimi mesi hanno inutilmente chiesto una presenza della presidente del consiglio su questo tema qui in aula e ancora oggi, lo dico con rispetto per il Ministro Tajani e per il suo lavoro non abbiamo la Presidente del consiglio in aula su questo enorme tema di crisi internazionale.