Salta

La paura del consenso ti fa seguire i follower. Calenda ha scelto i social, noi invece i nostri ideali

Intervista di Riccardo Magi ad Alessandra Arachi, Corriere Della Sera

Riccardo Magi lei è presidente di +Europa, il partito federato con Azione di Carlo Calenda, cosa farete adesso?

"Resteremo nella coalizione. Abbiamo fatto un patto con il PD e lo manteniamo. La politica è una cosa seria".

In questa maniera vi separate da Azione: non temete che rimanendo soli non riuscirete a superare il 3%?

"La paura del consenso è quella che ti fa seguire i tuoi follower invece che le tue proposte e i tuoi obiettivi politici. Noi paura non ne abbiamo mai avuta, lottiamo da decenni per quello che retiniamo giusto sia fuori sia dentro le istituzioni". 

Ma il 3% è la soglia di sbarramento per i collegi proporzionali...

"Noi abbiamo creduto nel progetto della federazione con Calenda. Se per la paura della soglia cambiassimo i nostri ideali politici rinnegheremmo la nostra storia politica e il nostro metodo. Vogliamo esserci per dare forza a un progetto più ampio".

Quale progetto?

"Un campo dei diritti che abbia un respiro a lungo termine. I cittadini devono guardare quello che si è fatto e non quello che si promette durante la campagna elettorale. Noi abbiamo i nostri temi qualificanti e anche quando siamo rimasti soli a portarli avanti in qualche modo siamo sempre riusciti a fare delle conquiste".

Cosa intende per temi qualificanti?

"L'europeismo, i diritti civili, il fine vita, le libertà economiche, la riforma della cittadinanza che, tra l'altro, era nel patto con Letta che Calenda ha stracciato".

Parla dello ius scholae?

"Quello era citato esplicitamente, ma si parlava di tutti i diritti: quel patto era un successo anche di Calenda perché spostava l'asse della coalizione in direzione liberale e liberal democratica".

Cosa è successo secondo lei a Calenda?

"Penso che lui abbia seguito la sua bolla social ed è finito per fare il follower dei suoi follower".

Calenda dice che non voleva stare in una coalizione con chi, tra le altre, aveva votato contro la Nato.

"Se questa destra vince non sarà il singolo voto di Fratoianni - perché di un solo voto si è trattato, contro l'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato - a farci uscire dall'Alleanza atlantica. Sarebbe invece quella maggioranza parlamentare di Meloni e Salvini a portarci dritti nelle braccia di Putin e Orban. E questo grazie ai voti che Calenda strappa in ogni singolo collegio all'alleanza progressista".

Pensa che la destra vincerà?

"No. E queste mie critiche nette sono anche per dire ai cittadini perché è importante scegliere la coalizione di centrosinistra. Mi chiedo cosa farà adesso Calenda dopo tutte le giravolte che ha fatto".

Quali giravolte?

"C'è un episodio esplicativo. Un siparietto alla presentazione del patto a Montecitorio: al momento della foto di rito Calenda ha dato un bacio sulla guancia di Letta con enfasi istrionica. Poi ha detto: 'Adesso se volete bacio anche Fratoianni'. Mi chiedo con quale faccia va dicendo che non sapeva del suo ingresso in coalizione".

Continua a leggere

Ultime News

Mostra una reazione

Controlla la tua e-mail per un collegamento per attivare il tuo account.

  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-08-09 10:33:46 +0200