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L'aborto diventi un diritto europeo

Simona Viola e Manuela Zambrano

La sentenza della Corte Suprema americana che disconosce il diritto all’aborto e ne demanda ad ogni stato la disciplina mette in discussione il diritto all’autodeterminazione delle donne sul proprio corpo e sulla maternità e dimostra che alcuni diritti, seppur ormai ritenuti universali, vanno sempre e più di prima difesi.

Mentre eserciti medievali sfoderano l’arma dello stupro di massa e ingravidano donne vittime della violenza più bestiale, mentre lo stupro di guerra è pianificato e organizzato da dittature sanguinarie, nel paese di tradizione più liberale si assesta un colpo durissimo ad uno dei diritti fondamentali delle donne. 

Mentre i talebani negano i più elementari diritti di esistenza alle loro figlie sorelle e madri è necessario affermare la natura universale e inalienabile del diritto delle donne ad autodeterminarsi e tenere alta la guardia sui diritti che, nel mondo occidentale, sono stati oggetto di strenue lotte delle nostre madri e nonne. 

Siamo vicine alle donne statunitensi in un momento buio nella storia dei diritti civili dell’intero panorama mondiale. 

Occorrerà trovare gli strumenti giuridici più appropriati ma la direzione sarà, tra le altre, quella di chiedere alla UE il riconoscimento del diritto all’aborto per tutti i paesi componenti affinché le donne possano accedere, sempre e comunque, ad una maternità consapevole e siano libere di disporre della propria vita e del proprio corpo.

 

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  • Luigi Quercetti
    published this page in News 2022-06-25 12:05:23 +0200