Di Benedetto Della Vedova e Valerio Federico
Il 25 Aprile è la ricorrenza dell’Italia liberata dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, la ricorrenza di tutti i democratici che vogliono preservare la libertà. Anche per questo sono assurdi ed esecrabili gli episodi di contestazione settaria che hanno coinvolto a Reggio Emilia partecipanti alla manifestazione di +Europa ed Italia Viva e di +Europa a Trieste per le loro bandiere europee, americane, inglesi, israeliane. Non lasceremo mai a questi facinorosi e a chi li tollera il monopolio del 25 Aprile.
Episodi di intolleranza verso chi esprime gratitudine ai caduti per liberare il nostro Paese (almeno 140 mila, 100 mila circa non italiani) onorando le bandiere che li rappresentano, si sono verificati a Trieste, Reggio Emilia, Coriano, Parma, Torino e Milano e ancora una volta sono il risultato di un'idea proprietaria della festa di liberazione, idea che respingiamo nettamente. Perfino la presenza delle bandiere degli aggrediti ucraini sono state in alcuni casi vissute come una provocazione da chi, intriso di ideologia anti-occidentale, persiste nello strabismo della neutralità e della pace senza libertà.