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Erdogan sta conducendo in Turchia un’involuzione autoritaria che viola senza pudore i diritti LGBTI

Di Yuri Guaiana

Condanniamo la violenta repressione del Pride all'Università di Boğaziçi a Istanbul, considerata una delle migliori università in Turchia, che viola il diritto degli studenti LGBTI alla libertà di riunione e di espressione. La Turchia è membro del Consiglio d’Europa e deve rispettare la Convenzione europea dei diritti umani che ha sottoscritto. Le autorità indaghino immediatamente e con imparzialità sulle violenze della polizia.

Conosco bene la realtà turca e nel giugno 2018 ero andato a Istanbul in sostegno e solidarietà con gli attivisti LGBTI turchi partecipando al Pride che la polizia ha disperso con idranti, proiettili di gomma e cani. Dal 2015, infatti, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan vieta sistematicamente le marce del Pride a Istanbul. Tuttavia, sulla parata all'Università di Boğaziçi, arrivata alla sua nona edizione, non c'era stato alcun divieto da parte dell'ufficio del governatore né dal rettore.

La Turchia è stato il primo paese musulmano ad aver celebrato un pride nel 2003 e già nel 1858, 32 anni prima dell’Italia, l’Impero ottomano aveva decriminalizzato l’omosessualità, ma il regime di Recep Tayyip Erdogan ha da tempo condotto a un’involuzione autoritaria che viola senza pudore i diritti umani.

L’Università di Boğaziçi era già stata al centro dell’attenzione internazionale nel 2021 quando docenti e discenti protestavano contro la nomina, per decreto presidenziale, del professor Melih Bulu, sostenitore di Erdogan, a rettore della prestigiosa università, una chiara interferenza con le libertà accademiche, chiedendo che la carica fosse ricoperta da accademici eletti dai membri della facoltà. Anche in quel caso la polizia usò il pugno di ferro arrestando 159 studenti e si scagliò in particolare contro gli studenti LGBTI che avevano organizzato una mostra tra le cui opere ve n’era una che mostrava la Kaaba, considerata uno dei luoghi più sacri dell'Islam, accanto alla bandiera arcobaleno, simbolo dei movimenti LGBTI. In quell’occasione, il ministro degli Interni turco, Suleyman Soylu, parlò di "pervertiti LGBT che hanno denigrato la Kaaba" e 2 studenti vennero processati per "incitamento all'odio e al malanimo" e per aver "insultato i valori religiosi".

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  • Pasquale Di Pace
    published this page in News 2022-05-21 14:45:01 +0200