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Dl fiscale: ecco il pacchetto di proposte di +Europa

Dieci emendamenti di +Europa a una delega fiscale “che ci lascia del tutto insoddisfatti, perché è una delega in bianco. A dimostralo è che tra i principi c’è la flat tax: grave inserirlo con questa formulazione, senza criteri né numeri”. Lo hanno detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi e il deputato di +E, Benedetto Della Vedova, in conferenza stampa oggi alla camera. 

"Piu' che una delega fiscale in bianco sembra una delega al buio. Siamo di fronte a un atteggiamento che è del tutto irresponsabile da parte del governo”, ha detto Magi. 

Per Della Vedova, “è inaccettabile che tra i principi della legge delega ci sia la bandiera ideologica della flat tax, che per noi è incostituzionale e il parlamento non può accettare questa delega in bianco”.  

In particolare, oltre a quelli relativi all’abolizione della flat tax, gli emendamenti presentati da +Europa puntano a introdurre il principio di equità intergenerazionale in materia di finanza pubblica, a prevedere la pienezza di difesa del contribuente, garantendogli un giusto procedimento amministrativo e giusto processo tributario; si punta inoltra a introdurre l’obbligo dell’udienza in presenza per i processi tributari qualora una parte ne faccia richiesta, a contrastare la disuguaglianza di genere e il superamento dei disincentivi alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una tassazione agevolata per il percettore di reddito più basso all'interno dei nuclei familiari e delle unioni civili. Inoltre, gli emendamenti di +Europa prevedono incentivi alla formazione universitaria e all’inserimento nel mercato del lavoro di neolaureati attraverso una tassazione di vantaggio per i giovani lavoratori dipendenti neolaureati; la riduzione percentuale delle aliquote d’imposta per incentivare un’economia d’impresa “verde”, a zero o bassa emissione di sostanze inquinanti e climalteranti premiando il contribuente che si adopera fattivamente a questo scopo; a uniformare il trattamento fiscale per le diverse attività del terzo settore recependo le indicazioni della Corte costituzionale, che ha indicato come unitario il settore dell’economia sociale posto a presidio della convivenza civile e solidale tra i consociati. Infine, un emendamento introduce il principio del contratto tra fisco contribuente che rappresenti un vero e proprio “accordo di responsabilità sociale”.  

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  • Luigi Quercetti
    published this page in News 2023-06-06 18:57:58 +0200