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Contro il "nero" bisogna rendere conveniente l'uso di bancomat e carte di credito, non tassare il contante

di Piercamillo Falasca
Se si vuole davvero ridurre l’uso del contante e agevolare l’uso degli strumenti elettronici di pagamento, bisogna favorire la diffusione di questi ultimi e non penalizzare i consumatori con una insensata tassazione dell’uso del contante, che finirebbe per essere un’addizionale Iva a danno soprattutto dei ceti meno abbienti.
C’è in Italia un problema relativo alle commissioni pagate alle banche e ai circuiti di credito tradizionali da parte di commercianti, artigiani, ristoratori o distributori di benzina: sono troppo onerose, se non proibitive per i piccoli esercenti. Anche per questo l’84 per cento delle transazioni in Italia è ancora regolato in contanti. Bisogna lavorare per rendere più conveniente l'accesso di tutti gli esercenti ai circuiti di pagamento elettronico, agevolando anche i nuovi strumenti diversi dalle carte di credito tradizionali. È così che si potrà favorire la transizione dal contante agli strumenti elettronici, non con nuove tasse.

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