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Manifesto

Oggi l’Europa è il nome di tutte le libertà in pericolo. I nemici dell’Unione europea sono i nemici della democrazia liberale e dell’ordine politico occidentale, fondato sullo Stato di Diritto, sulla divisione dei poteri, sul rispetto dei diritti fondamentali, sulla libera circolazione delle persone, delle idee e delle merci e sulla cooperazione pacifica tra gli Stati.

L’Unione europea è la costruzione che ha reso l’integrazione politica ed economica un fattore di crescita, coesione e di sicurezza, trasformando un continente uscito a pezzi da due guerre mondiali scatenate dal nazionalismo degli Stati europei nell’area politico-economica più prospera, pacifica e solidale del pianeta.
Quando diciamo che occorre “più Europa” intendiamo dire che solo un’Europa più unita di quella attuale, non più divisa, può affrontare le trasformazioni legate alla globalizzazione economica, alle dinamiche demografiche e ai progressi scientifici e tecnologici che suscitano, in tutto il mondo, timori e interrogativi.

Ci vuole “più Europa” non per ragioni ideali, ma per esigenze concrete, perché nessun problema politico globale – sia esso economico-sociale, ambientale o di sicurezza – può essere ormai affrontato solo sul piano nazionale.
Serve un’Europa più forte, non più debole, perché solo dotando le istituzioni comuni di maggiori strumenti, risorse e legittimità politica, l’Europa potrà davvero esercitare una sovranità piena e condivisa. Piena perché condivisa.

L’UE è invece trattenuta a metà del guado dalle incomprensioni e dalle inimicizie tra i diversi Stati e c’è chi vuole trascinarla indietro. Noi vogliamo accompagnarla in avanti, verso l’approdo dell’integrazione federale.
Il sovranismo è il rifiuto dell’Europa come modello di società aperta, ma non è affatto la risposta ai problemi che i Paesi europei hanno dinanzi e che ciascuno di loro – compresi i più grandi – è troppo piccolo per affrontare da solo.
Dove si lamenta l’assenza dell’Europa – ad esempio sull’immigrazione, sulle politiche di contrasto alla povertà, sulla difesa delle frontiere esterne – le istituzioni europee non sono “assenti”, ma deliberatamente escluse da Governi nazionali che rivendicano su questi temi una sovranità che possono esercitare solo in modo sterile e retorico.
<All’Italia serve più Europa, perché solo un’autentica iniezione di diritti, libertà, innovazione, responsabilità, tutela dell’ambiente, protezione dei più deboli, promozione delle diversità e diffusione della conoscenza e del metodo scientifico può consentire al nostro Paese di crescere e tornare a essere artefice pieno del proprio destino. Un’Italia più europea è un’Italia migliore, un paese che affronti le grandi sfide del nostro tempo non da periferia, ma da centro geografico e culturale di un mondo che cambia rapidamente.
+Europa è la forza politica che si propone di lavorare per difendere e migliorare la vita dei cittadini, un presidio dei loro diritti e delle loro libertà.
Sii con noi il movimento politico che difende l’Unione Europea di oggi e costruisce quella di domani!