Comunicato stampa di Riccardo Magi
Leggo esterrefatto le dichiarazioni di Nordio su Almasri. Innanzitutto nessuno ha chiesto a Nordio di riferire in aula: è già venuto, ha detto una marea di bugie, ha mentito al parlamento. Per noi può bastare anche così. Ha già umiliato abbastanza le istituzioni. Deve dimettersi. Ma soprattutto è incredibile l’assenza di pudore del ministro, che invece di lasciare via Arenula per aver raccontato una marea di balle al Paese, fa pure la vittima, attaccando stampa e magistratura e tirando in ballo addirittura la riforma della giustizia.
Il problema non sono le notizie dei giornali, ma quello che dice la corte penale internazionale, cioè di aver sin dal primo giorno trasmesso tutte le informazioni utili alle autorità italiane, alle autorità diplomatiche e al governo italiano. Nordio ha ostacolato il lavoro della corte penale internazionale e poi si è arrampicato sugli specchi inventando che c’era poca chiarezza sui capi di imputazione nei confronti di Almasri. Forse il ministro non ricorda che ha dato la colpa persino al fatto che il documento era scritto in inglese. La verità è che ha mentito al parlamento e per questo deve dimettersi: incredibile che sia ancora al suo posto. Meloni ha avvalorato e sostenuto le menzogne di Nordio perché è chiaro che il Guardasigilli non ha fatto tutto da solo e che il governo ha agito collegialmente. Meloni deve venire in Parlamento a spiegare perché un criminale è stato rimandato su un volo di Stato in Libia.