Ecco il Manifesto Arcobaleno di +Europa!
Per l’uguaglianza delle persone LGBTI+ ci vuole molto di più del #DdlZan.
In Europa e in Italia i diritti sono sotto attacco, i governi di destra di Polonia e Ungheria, appoggiati dai partiti sovranisti italiani, lo dimostrano.
+Europa chiede la piena uguaglianza formale e sostanziale davanti alla legge per le persone LGBTI+, con proposte volte al riconoscimento di diritti concreti ed esigibili da qualsiasi cittadino.
Matrimonio egualitario, genitorialità, diritti delle persone trans e delle persone intersex, reale contrasto all’omolesbobitransfobia attraverso l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione sessuale ed affettiva nelle scuole.
Il Manifesto arcobaleno è alla base della nostra interlocuzione con le associazioni interessate. Vogliamo portare avanti un lavoro coerente e approfondito, in costante dialogo con le persone e il movimento LGBTI+.
Siamo convinti che il riconoscimento e l’esigibilità dei diritti LGBTI+ siano la cartina di tornasole di una società libera, aperta e democratica.
+Europa è all’avanguardia in questa battaglia.
Dai forza al Manifesto Arcobaleno.
Le persone LGBTI+ non ne possono più di aspettare, i diritti non possono aspettare!
Firma il nostro Manifesto.
Aggiungi signaturePutin sta finanziando la sua guerra grazie al gas che vende a noi europei.
Di fronte al genocidio degli ucraini, non possiamo più restare a guardare.
E’ ora di deputinizzare l’Italia, a cominciare proprio dallo stop all’acquisto di petrolio e gas di Mosca e puntare sull’energia pulita.
Abbiamo un patrimonio di idee e progetti sulle rinnovabili che ad oggi è bloccato dalla burocrazia e dall’inerzia amministrativa a vari livelli.
Soltanto dal 2018 ad oggi, a fronte di più di 24.000 MW di progetti eolici presentati, ne sono stati autorizzati solo 583 MW.
E di quasi 37.000 MW di progetti fotovoltaici, ne sono stati autorizzati solo 3.566.
I procedimenti sono talmente lunghi che l'80% dei progetti autorizzati non può essere costruito perché ormai tecnologicamente obsoleto e per questi deve essere chiesta una variante autorizzativa. Occorre “sbloccare” in fretta le centinaia di progetti eolici e fotovoltaici incagliati nelle Regioni che aspettano da anni di essere autorizzati.
Gli operatori del settore delle rinnovabili sono pronti, in pochi mesi, a raddoppiare la produzione di energia pulita e indipendente per rendere l’Italia più sostenibile, più libera e più sicura.
Occorre però un immediato cambio di passo con un pacchetto di riforme che miri:
1. a rendere davvero efficace il burden sharing con la previsione dell’intervento dello Stato in via sostituiva nelle procedure autorizzative o con la nomina di commissari straordinari nelle Regioni inadempienti;
2. a rimuovere i poteri di veto tutt’ora esistenti
3. a prorogare automaticamente la durata delle autorizzazioni scadute.
Oltre a questo, per una riforma più incisiva e di lungo periodo, è necessario avviare un ripensamento del titolo V della Costituzione e considerare la restituzione al livello statale delle competenze esclusive in materia energetica, necessaria per riconoscere la giusta centralità all’interesse strategico del raggiungimento dell’autonomia e della sicurezza energetiche dell’Italia e dell’Europa, integrate nelle strategie geopolitiche.
Clicca qui per leggere la proposta completa.
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