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Giuseppe Petriccione

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  • Cibo sintetico: il progresso non si vieta

    Il governo ha varato un ddl che vieta la produzione, la commercializzazione e l’importazione della cosiddetta “carne sintetica”.

    Ma che cosa è esattamente la “carne sintetica”?

    È un errore definire “sintetico” un alimento, come se fosse realizzato attraverso un processo chimico di sintesi. In realtà la cosiddetta “carne sintetica” si ottiene attraverso la coltivazione in vitro di cellule staminali estratte attraverso procedure indolori da animali vivi, in grado di generare tessuti muscolari simili a quelli della carne ottenuta attraverso la macellazione.

    I vantaggi sono di due tipi:

    Beneficio etico: per produrre questo tipo di carne non è necessario uccidere animali.
    Beneficio ambientale: la carne ottenuta con questa procedura ha una minore carbon footprint e quindi un minore impatto ambientale rispetto a quella tradizionale, soprattutto nel caso di quella bovina e ovina.

    È possibile vietare in Italia la produzione, la commercializzazione e l’importazione di un prodotto di questo tipo? No. L’immissione sul mercato di alimenti di nuova concezione è disciplinata dalle norme europee che riguardano, senza eccezioni, l’intero mercato comune. È l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, con sede a Parma, a stabilire in base a valutazioni scientifiche rigorose se la cosiddetta carne sintetica è sicura, e poi sono le autorità dell’Ue ad autorizzarne eventualmente la produzione e la commercializzazione.

    Se uno Stato membro dell’Ue vuole sottrarsi a queste regole deve produrre evidenze scientifiche solide che dimostrino che un prodotto è davvero pericoloso per la salute, non ipotesi politiche generiche come quelle contenute nel ddl approvato dal governo, altrimenti incorrerà in procedure di infrazione e sanzioni che pagheranno i cittadini contribuenti italiani.

    La produzione, commercializzazione e import della cosiddetta “carne sintetica” avrebbe conseguenze negative per la nostra economia? No. Ogni nuovo prodotto che arriva sul mercato porta con sé potenzialmente conseguenze positive per l’economia, perché potrebbero nascere nuove imprese e nuovi posti di lavoro. Quindi a essere dannoso per la nostra economia è proprio il ddl approvato dal governo, che impedirà ai ricercatori e alle imprese italiane di sviluppare un settore con enormi potenzialità.

    Non è detto che la cosiddetta carne sintetica avrà successo commerciale: ad esempio le aziende che producono la cosiddetta “carne vegetale”, ottenuta attraverso ingredienti di origine vegetale che imitano per consistenza e sapore la carne vera, hanno visto i loro fatturati ridursi drasticamente rispetto alle aspettative iniziali. Questo perché le persone non abbandonano volentieri gli alimenti ai quali sono abituati, come la carne. Ma questo rende il divieto imposto dal governo ancora più insensato: se la carne coltivata in vitro non avrà successo sarà un divieto inutile, se invece avrà successo sarà dannoso per le prospettive della nostra economia.

    Chiediamo al governo di ritirare questo ddl insensato e dannoso. Firma anche tu la nostra petizione.

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  • signed Liberi di scegliere come pagare 2022-12-03 20:32:24 +0100

    Liberi di scegliere come pagare

    Già ci sembrava profondamente sbagliato rimuovere l’obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti con carte e bancomat al di sotto dei trenta euro, portare oggi questo limite a sessanta euro è una vera e propria follia.

    Equivale ad abolire quest’obbligo del tutto, per la maggior parte dei pagamenti quotidiani, e a trasformarlo in sostanza nel suo opposto, ovvero nell’obbligo dell’uso del contante.

    Un regalo per gli evasori (ovvero per la concorrenza sleale agli esercenti onesti) e un’offesa alla libertà delle persone che devono avere il diritto di pagare come vogliono, in contanti o con carta di credito, qualsiasi somma, anche per un aperitivo o un caffè.

    Speriamo che i commercianti abbiano negli ultimi anni compreso l’importanza dei pagamenti elettronici e non rinuncino a importanti porzioni di clientela per assecondare questo tic reazionario e luddista del Governo, e siamo certi che gli stessi consumatori sapranno scegliere gli esercenti che rispettano la loro libertà, rifiutando il ricatto “o contanti o niente”.

    Firma ora la petizione e fermiamo la proposta del Governo.

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  • Se la Cannabis la coltivano i cittadini, la piantiamo con le mafie

    Alla Camera dei Deputati è in discussione un disegno di legge a prima firma Riccardo Magi che legalizza la coltivazione domestica di 4 piante di cannabis, abbassa le pene per i fatti di lieve entità e rimuove le sanzioni amministrative per chi detiene per uso personale.

    Perché è importante?

    +LEGALITÀ
    Evitare che i consumatori di cannabis siano costretti a rivolgersi alle piazze di spaccio nelle mani delle mafie.

    +GIUSTIZIA
    Liberare il sistema giudiziario da tutti quei procedimenti inutili legati a fatti di lieve entità nel segno della proporzionalità della pena.

    +SICUREZZA
    Rendere più naturale la cannabis consumata dai cittadini, tutelando la salute dei consumatori da sostanze nocive come lacca, lana di vetro e piombo con le quali viene mescolata per il commercio illegale.

    +SALUTE
    Assicurare la continuità delle terapie per i pazienti che fanno uso di cannabis terapeutica regolarmente, colmando linsufficienza della produzione italiana.

    +RIEDUCAZIONE
    Adottare misure alternative al carcere per aiutare davvero il reinserimento delle persone tossicodipendenti nella società.

    Firma ora la nostra petizione per chiedere al Parlamento di approvare entro questa legislatura il nostro disegno di legge.

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